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Il giorno della Liberazione e il nuovo sbarco americano in Sicilia
Rammento che, essendo "CM" un quotidiano che si rivolge non soltanto a coloro che campano di pane e pallone, prima delle elezioni americane ebbi modo di scrivere che viste la liquidazione di Sanders e l’impossibilità del rinnovo per Obama il minore tra tutti i mali sarebbe stato quello di vedere alla Casa Bianca come presidentessa Ilary. Naturalmente dopo essersi turati il naso. Un desidero disatteso dalla scelta di quella parte di popolo popolo autenticamente yankee nel senso più ortodosso e oscurantista del termine che ha permesso a Donald Trump di salire al vertice del potere nella nazione più forte del mondo. Lo ha fatto come se il nostro pianeta fosse un ring sul quale fare a botte fino a massacro avvenuto dell’avversario agitando la bandiera "stelleastrisce" come il vessillo di un’America non più soltanto sentinella del mondo, come dovrebbe essere, ma come gendarme dell’umanità. Un’ipotesi che avevo paventato scatenando le proteste e il dibattito di coloro i quali, per difendere Trump, mi accusavano di assortite nefandezze ideologiche. Ebbene sarebbe interessante sapere, ora, quale sia il pensiero di quegli stessi lettori la cui maggioranza sarà sicuramente composta da padri e madri di famiglia.
Ho un nipotino che, da qualche tempo, di notte ha gli incubi. Si sveglia terrorizzato e racconta di aver fatto brutti sogni affollati di astronavi che lanciavano lingue di fuoco, mostri assortiti e case in fiamme. Il ragazzino che, come tutti quelli della sua età, adora giocare a pallone e fa amicizia con gli animali domestici, è anche un buon osservatore di telegiornali e di dibattiti televisivi non strettamente banali. L’altra sera, davanti alle scene in arrivo dalla Corea del Nord e ascoltando il commento del giornalista, è rimasto con il boccone a mezz’aria e poi ha detto: "Ma sono matti?". Di qui, probabilmente, i suoi incubi. Gli stessi incubi che, anche se fatichiamo ad ammetterlo, stanno diventando quotidianamente anche i nostri. E questo grazie a due personaggi come Donald Trump e il nord coreano Kim i quali, evidentemente entrambi border line, stanno giocando una partita il cui finale sarebbe sconvolgente per l’intera umanità. La speranza è che, dietro questa ostentazione di muscoli, in realtà vi sia una sceneggiata “teatrale” certamente inopportuna ma indolore. In caso contrario vorrebbe dire che il mondo si trova a dover fare i conti con due autentici pazzi scatenati. Per la buona e saggia regola del meglio prevenire che rimediare a cose fatte, sarebbe doveroso che il mondo intero fermasse completamente ogni attività per un giorno intero come protesta silenziosa e planetaria nei confronti di chi sta scherzando con le profezie menagramo sull’apocalisse.