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  • Il giorno del 'rasoio' milanista e di quella figurina introvabile...

    Il giorno del 'rasoio' milanista e di quella figurina introvabile...

    Buon compleanno a:

    ROY WILKINS, 1956, detto "Razor” (rasoio), “Baldie” (pelatino),  ex centrocampista inglese del Milan dal 1984 al 1987. E' stato anche ct della Giordania. Ha avuto problemi di alcol e lo scorso 25 luglio è stato condannato, recidivo, a 10 mesi per guida in stato di ebbrezza “L'alcolismo è una malattia terribile e io purtroppo ce l'ho. È stato un periodo molto difficile, credo più per la mia famiglia che per me, perché io sono la persona che causa i problemi e loro devono subirne le conseguenze in larga misura. Sono una persona molto fortunata ad avere avuto il loro supporto.  Adesso ho il destino nelle mie mani,di certo non voglio finire come George Best. L’esonero al Chelsea, nel 2010, mi ha fatto sprofondare in un buco profondo. Ho sofferto di depressione e uno stato mentale come questo favorisce l’uso di alcol. Ho sempre avuto problemi di insicurezza”. 

    FRANCESCO ANTONIOLI, 1969, detto “BATMAN”, ex portiere di Monza, Modena, Milan, Pisa, Reggiana, Bologna, Roma, Sampdoria, Cesena. Ha vinto 2 scudetti, 2 Coppe dei Campioni e un'Intercontinentale col Milan, uno scudetto con la Roma. Dopo quest'ultimo, però, ebbe da lamentarsi dei dirigenti giallorossi: "La società non mi ha mai difeso, mi hanno lasciato allo sbando. Da due campionati vivo una situazione particolare, ma nessuno mi ha mai difeso. Mi aspettavo protezione da parte dei dirigenti, che invece se ne sono disinteressati e questo mi ha dato fastidio". Ha giocato fino a 43 anni, chiudendo nel 2012. Attualmente è preparatore dei portieri del Cesena

    SUNDAY OLISEH, 1974, detto “Mimmo”, ex centrocampista nigeriano di Reggiana e Juventus. Dal 15 luglio 2015 al 26 febbraio  2016 è stato ct della Nigeria, ma si è dimesso perché non lo pagavano «La Reggiana è una squadra piccola ma buona. Sono arrivato a Reggio Emilia all’età di 19 anni e quella stagione mi è servita a fortificarmi psicologicamente. Il calcio italiano mi ha aiutato sotto il profilo agonistico e tecnico. L’ambiente era bello e in più ho avuto due bravi allenatori: Marchioro e Ferrari. Mi è rimasto un bellissimo ricordo soprattutto di “Pippo” Marchioro, un buon mister ed un uomo eccezionale». Conteso tra Juve e Roma, scelse i bianconeri anche perché c'era il suo grande amico Van Der Saar. Non ha mai giocato in Inghilterra perché, per motivi onomastici, non amava giocare di  sabato (battutaccia). Celebre il suo gol della vittoria contro la Spagna a Francia 98,  un siluro da 25 metri di rara potenza e precisione, che fa scattare in piedi l’intero stadio di Nantes


    PIER LUIGI PIZZABALLA, 1939, detto "angelo biondo", mitico ex portiere di Atalanta (nella foto di itmustebesport.com), Roma, Verona, Milan. Noto anche perché la sua figurina Panini che lo raffigurava portiere degli orobici nelle stagioni 1962-63 e 1963-64: era introvabile: “Il fatto è che a quei tempi il fotografo della Panini veniva una volta sola nel ritiro precampionato e io una volta ero infortunato, una volta ero militare, e quindi per un paio di anni saltai il turno. L’Atalanta era anche la prima squadra dell’album, io ero il primo giocatore della squadra, e così prima che riprendesse il giro diventai introvabile. Sotto l'aspetto del costume, mi diverte. Dal punto di vista sportivo, mi dispiace. Credo di aver dato abbastanza in campo da meritare un ricordo più strettamente calcistico”. 
    “Dicevano che non avrei fatto strada con questo cognome. Non l'ho cambiato...» 

    Ha giocato fino a 40 anni Fu anche convocato da Edmondo Fabbri come terzo portiere ai Campionati mondiali del 1966, senza però mai, fortunatamente per lui, scendere in campo. In carriera ha vinto 2 Coppe Italia, con Atalanta e Roma. "Al Milan ero arrivato timidamente perché l'anno prima, quando giocavo nel Verona, fui protagonista della sconfitta che ai rossoneri costò lo scudetto della stella. Fatal Verona la chiamarono. La realtà è che pensavano di aver già vinto. E invece vincemmo noi. Nel calcio non si deve mai dare niente per scontato". "Il più grande portiere di tutti i tempi è stato sicuramente Jašin, un fenomeno tra i pali e una velocità incredibile di chiusura a terra anche se era altissimo. Diciamo che fargli gol era quasi impossibile. In Italia invece l’immenso Zoff, anche se quello che ho visto fare in allenamento ad Albertosi ce l’ho ancora negli occhi. Se avesse avuto un’altra testa sarebbe stato il più grande di tutti". 

    Il 31 marzo 1974, in Fiorentina Milan 3-2, parò  due rigori in due minuti al viola De Sisti (Fiorentina-Milan 3-2, 31 marzo 1974): "Nei secondi che hanno preceduto il primo rigore sentivo il mio sesto senso che mi diceva che avrebbe tirato a destra, e così fu. Poi, quando l’arbitro ha dato il secondo penalty, ero sicuro che De Sisti non avrebbe cambiato angolo, convinto che l’avrei fatto io. Così mi sono tuffato nuovamente sulla destra e ho parato pure quello". Sempre contro la Fiorentina, ma con la maglia dell'Atalanta, il 2 febbraio 1964, subì 7 gol, di cui 5 da Kurt Hamrin “Da quel giorno ogni volta che mi vedeva mi salutava con la mano ben distesa". 

    NELLO GOVERNATO, 1938. ex centrocampista di Como, Lazio, Inter, Vicenza, Savona. E' stato DS di Lazio, Bologna, Fiorentina e Juventus. Negli anni 90, nella Lazio di Cragnotti, costruì la squadra  che poi trionferà in Italia, ottenendo il secondo scudetto, e in Europa, portando a Roma la Coppa delle Coppe. E' anche scrittore. Nel 2004 esce "Gioco sporco", un testo che denuncia alcuni mali del calcio contemporaneo, anticipando molti retroscena e descrivendo alcune delle dinamiche che sarebbero venute pienamente alla luce con lo scandalo Calciopoli nel 2006 . Nel febbraio  2007 esce il romanzo “La partita dell'addio” che narra - in chiave romanzata ma rispettosa degli accadimenti storici - la vicenda di Matthias Sindelar, il campione di calcio austriaco che rifiutò di giocare nella nazionale tedesca dopo l'annessione nazista dell'Austria.

    Buon compleanno anche a 

    FRANCESCO DELLA ROCCA, 1987, centrocampista della Salernitana
    ROBERTO CRIVELLO, 1991, terzino sinistro del Frosinone
    GIACOMO CASOLI, 1988, centrocampista del Matera
    JONATHAN BOTTINELLI, 1984, difensore argentino dell'Arsenal Sarandi, ex Sampdoria, 8 partite in serie A e 5 in coppa Uefa nel 2008-09 E' fratello maggiore di Dario, difensore del Gimnasia
    KRIS JOGAN, 1991, attaccante sloveno del NK Brda (Slovenia) ex  Verona, senza mai giocarvi, Nocerina e Aversa Normanna
    TOMASO TATTI, 1972, ex attaccante di Bari, Spezia, Matera, Cosenza, Perugia, SPAL, Rende
    SEBASTJAN CIMIROTIC, 1974, ex attaccante sloveno al Lecce da gennaio 2002 a gennaio 2004
    JULIO GUTIERREZ, 1979, ex attaccante cileno di Udinese, Messina, Pescara, Sambenedettese. Grosseto

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