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Suarez, la traversa e un conto aperto col destino: il Ghana ritrova l'Uruguay dopo 12 anni
IL PRECEDENTE - Il 2 luglio a Johannesburg il Ghana sembra poter raggiungere un risultato eccezionale: le semifinali dei Mondiali. Il match si apre con il vantaggio degli africani a opera di Sulley Muntari, poi rimontato dalla rete di Diego Forlan che riaccende le speranze uruguaiane. La parità regge per tutti i tempi regolamentari e prosegue nei supplementari, fin quando al minuto 120' il Ghana si lancia in avanti e Dominic Adiyiah colpisce di testa a botta sicura per depositare in rete il gol della vittoria. La palla viene intercettata da un tuffo di Luis Suarez che, noncurante delle conseguenze, para letteralmente il tiro a mano aperta. Segue l'espulsione del Pistolero e l'assegnazione del rigore ai ghanesi. A quel punto si presenta Asamoah Gyan sul dischetto, che però spedisce sulla traversa l'occasione del possibile k.o. Quel che segue è l'inevitabile conseguenza delle speranze ormai spente di Muntari e compagni: nella lotteria finale, Muslera para prima il rigore di John Mensah e poi quello decisivo proprio a Adiyiah, colui che si era visto negare il gol dalla parata di Suarez.
RIVINCITA - Ora, dopo dodici anni, le due formazioni si ritrovano, in una sfida che può davvero rappresentare una rivincita. Con il Portogallo già qualificato agli ottavi, la sfida tra Ghana e Uruguay diventa decisiva. La Celeste è ferma ad un punto insieme alla Corea del Sud, mentre le Black Stars sono attualmente al secondo posto del girone con tre punti e sperano di potersi prendere la meritata rivincita. Come se non bastasse, nella conferenza stampa di presentazione del match, non è mancata la frecciatina del Pistolero: "Non mi devo scusare, non sono stato io a sbagliare quel rigore. Ho fatto quello che dovevo fare". Adesso, palla al campo.