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    Il genio di Eriksen e una difesa di ferro: sogno Danimarca, ma non c'è Bendtner

    Il genio di Eriksen e una difesa di ferro: sogno Danimarca, ma non c'è Bendtner

    • Alessandro Di Gioia
    "Non importa che sia nato in un recinto d'anatre: l'importante è essere uscito da un uovo di cigno": parole e musica di Hans Christian Andersen, il più celebre scrittore danese. Parole che sembrano scritte apposta per Christian Eriksen, il vero trascinatore della Danimarca al Mondiale, grazie ai tre gol negli spareggi contro l'Eire e agli otto nelle qualificazioni. La nazionale di Hareide si aggrappa a lui nel ritorno alla competizione iridata dopo 8 anni, per eguagliare la mitica 'Danske Dynamite' di Olsen del 1998, capace di arrivare fino ai quarti. 

    PERCORSO - I danesi sono arrivati al Mondiale dopo aver vinto lo spareggio contro l'Eire di O'Neill: 0-0 all'andata a Copenaghen, vittoria per 5-1 a Dublino. Nel Gruppo E delle qualificazioni la Danimarca ha chiuso al secondo posto a quota 20, dietro alla Polonia e davanti a Montenegro e Romania, con sole otto reti subite in dieci gare.

    STELLE - 
    Inutile ripeterci: il classe '92 del Tottenham Eriksen è una spanna sopra a tutti i suoi compagni, per tecnica, esperienza e capacità di essere decisivo. L'altro punto di forza è una difesa coriacea, con l'ex italiano Kjaer, il giovane del Chelsea Christensen e l'udinese Stryger Larsen a fare da alfieri. Occhio anche al dinamismo di Pione Sisto, mentre non ce la fa la vecchia volpe Bendtner, infortunatosi prima del ritiro: per i gol chiedere all'atalantino Cornelius.  

    GIRONE - Inserita nel girone C con Francia, Australia e Perù, è la favorita per il secondo posto dietro ai transalpini e la conseguente qualificazione agli ottavi, ma dovrà guardarsi da avversari ostici. Esordio il 16 giugno contro i sudamericani, ha il vantaggio di incontrare la nazionale di Deschamps solo all'ultima giornata. 

    @AleDigio89

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