Cagliari, il fratello di Daniele Atzori: 'Perdoniamo i tifosi della Fiorentina'
"Tifosi fiorentini, vi perdoniamo". Con una commovente lettera inviata al direttore de L'Unione SardaAlessandro Atzori ricorda il fratello Daniele, scomparso per un infarto durante la sfida tra Cagliari e Fiorentina e bersaglio di beceri cori ("Devi morire!") da parte dei tifosi della Viola. Di seguito pubblichiamo alcuni estratti: "[...] Vorrei in primis il permesso per ringraziare tutte le persone che si sono strette a noi in questo momento di profondo dolore, tutti i parenti, gli amici, i colleghi suoi ed i miei, e senza giri di parole le due società coinvolte in questo momento; Cagliari e Fiorentina, che ci sono state vicine in questo tremendo momento di lutto. È stato un momento che Daniele avrebbe tanto voluto vivere. La presenza di Joao, Riccardo e Alessandro, nonché tutta la delegazione del Cagliari Calcio, lui che fin da ragazzino andava allo stadio a tifare per i colori del suo fragile cuore. [...] Sono semplicemente qui per tentare di alleggerire i toni sulla vicenda dei tifosi della Fiorentina. Premetto che sono tifoso del Cagliari ma anche dell’Inter, ma che nessuna delle società sportive di tutta la serie calcistica mi dà uno stipendio, quindi il mio è comunque un tifo blando, forse più collegato dal Fantacalcio (di cui sono possessore del cartellino di Joao Pedro, che proprio venerdì mi ha regalato la vittoria...). Vorrei che la società della Fiorentina, il sindaco della città di Firenze e tutti i veri tifosi sappiano che né io, né tanto meno la mia famiglia ci sentiamo offesi dai cori contro la vita di mio fratello. Perché so bene cosa vuol dire stare in uno stadio, dove la competizione diventa palpabile anche negli spalti. Dove lo sfottò diventa protagonista tra le tifoserie, dove la passione ti porta a dire cose che nel quotidiano non si pensano minimamente. Amo Firenze, amo i fiorentini, la culla della nostra lingua e so, come anche Dany sapeva, che cori così ci sono e sempre ci saranno negli spalti, ma che sono e devono restare tali, senza assorbirli, senza offendersi... senza 'ti aspetto fuori'. Chiudo ricordando la presidenza della Fiorentina che ha chiamato la mia famiglia per scusarsi dell’accaduto, anche se non c'è nulla di cui chiedere scusa. Mio fratello è morto per via del suo cuore, non dei cori di pochi scalmanati insensibili. Ringrazio la società Cagliari Calcio per la presenza forte ed importante alle esequie di mio fratello. Ringrazio i giornalisti che nonostante qualche piccola imprecisione hanno riportato la notizia della sua scomparsa... dandole una potente profondità mediatica, che a Daniele avrebbe fatto solo piacere".