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    Il figlio di Paparelli: 'Dopo il derby di venerdì ancora insulti a mio padre, ora basta! La Roma deve intervenire'

    Il figlio di Paparelli: 'Dopo il derby di venerdì ancora insulti a mio padre, ora basta! La Roma deve intervenire'

    L'eco dell'ultimo derby stravinto dalla Lazio di Simone Inzaghi contro la Roma di Fonseca si era esaurito da poco quando è tornato d'attualità per una vicenda dai contorni tristi e decisamente spiacevoli. A denunciarla è Gabriele Paparelli, figlio di Vincenzo, il tifoso biancoceleste che fu ucciso all'Olimpico da un razzo sparato da un ultrà giallorosso in Curva Sud prima di una stracittadina. Il figlio della vittima si è ribellato all'ennesimo messaggio condito di insulti verso il padre, apparso sui suoi canali social.

    "Non serve più querelare, ormai mi resta solo farvi vedere chi sono... Non è che quando perdiamo noi ci mettiamo a insultare... Sono fatti così", ha commentato a Radio Olympia. I toni dello sfogo si fanno poi molto più duri: "Adesso basta, non ne posso più, mi sta ribollendo il sangue. Voglio vivere la morte di mio padre, il mio lutto, in pace con la mia famiglia. Ero tanto felice per il derby vinto dalla Lazio, ma ho dovuto assistere all'ennesima scritta, all'ennesimo post infamante nei confronti di mio padre. Ho tanta rabbia, che delusione. Sono 40 anni che giro con la bomboletta in macchina per cancellare scritte su razzi e cose come '10 100 1000 Paparelli'. Ho querelato migliaia di persone, denunce che non hanno avuto seguito. A questo punto gradirei che intervenisse la AS Roma, che mi invitasse a parlare, che faccia fare un appello ufficiale, un comunicato. Basta, non tollero più nulla. Sono arrabbiato, ma anche deluso. I morti vanno lasciati in pace".

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