Il figlio di Cristiano Lucarelli, Mattia in gol a Livorno: 'Ma non parlo di politica'
Dinastia Lucarelli a Livorno. Mattia, il 23enne figlio dell'ex attaccante Cristiano, ha dichiarato in un'intervista alla Gazzetta dello Sport dopo aver segnato il suo primo gol con la maglia amaranto in Serie D allo stadio Picchi: "Fare gol a Livorno ed esultare sotto la Curva Nord lo vedevo come il sogno della mia vita. Si è creato un legame molto forte con i tifosi, sono gli stessi che da bambino mi vedevano allo stadio a tifare il Livorno di mio babbo, l'idolo della piazza, e 15 anni dopo sono sempre lì. Mi hanno visto crescere, è stato un gol di tutti. Sono felice di essere qui, quando prendi una decisione col cuore non sbagli mai. Ho tatuato il simbolo del Fides sul braccio destro. Stare fuori casa mi ha fatto capire cosa volevo, cosa c'è di meglio di giocare nella tua città con un pubblico del genere? Se non l'avessi fatto mi sarebbe sempre mancato qualcosa. L'obiettivo è tornare nei professionisti con questa maglia". "Mio padre mi ha scritto una lettera per avvertirmi delle pressioni che avrei subito? Era un modo per prepararmi a quello che avrei affrontato, una preoccupazione da genitore. Da allenatore mi ha fatto i complimenti perché non era facile segnare dopo quella corsa. Poi sono stato io a tirargli fuori il lato sentimentale mettendoci di mezzo l’attaccamento alla maglia, so che lui non resiste. Domenica abbiamo festeggiato con la famiglia il compleanno di mio nonno, c’era anche mio zio Alessandro. I parenti erano allo stadio, si sono emozionati. Ho visto cosa ha fatto a mio padre parlare di politica, alle occasioni che gli ha fatto perdere. È uno dei primi consigli che mi ha dato quindi è bene che certi discorsi restino lontani, su questo ho deciso di non volermi esporre".