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    Il figlio di Bonucci sta meglio: Leo vola in Israele, l'Italia ha bisogno di lui

    Il figlio di Bonucci sta meglio: Leo vola in Israele, l'Italia ha bisogno di lui

    • Federico Zanon
    Caro Leo, bentornato. L'Italia riabbraccia Bonucci, che oggi si aggregherà al gruppo di Ventura per la prima e già delicata sfidata di qualificazione a Russia 2018 contro Israele, in programma lunedì ad Haifa. Una presenza, quella del centrale difensivo che racchiude due buone notizie e soprattutto fa tirare un bel sospiro di sollievo. Partiamo dalla prima, dalla salute del figlio, che giustamente fa slittare l'aspetto calcistico in secondo piano. Il piccolo Matteo è ancora in ospedale ma sta meglio e come ammesso anche da Ventura al termine della sfida amichevole contro la Francia "ringraziando il cielo pare che la situazione vada migliorando". 

    Forza Matteo, bentornato Leo. Anche con pochi allenamenti alle spalle, anche se la testa non è completamente sgombra, un Bonucci part-time è fondamentale per l'Italia. Giovedì al San Nicola sono mancati la sua leadership, in un reparto che con Astori ha bisogno di più di un collaudo, e soprattutto il suo lavoro in regia. Si è sentita la mancanza di una testa pensante, di un costruttore di gioco. Con De Rossi rispedito a Roma per infortunio e Montolivo che fatica a calarsi nel ruolo di play difensivo la figura di Bonucci diventa imprescindibile. E lunedì in Israele è vietato fallire.

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