Il duello tra Onana e Handanovic è un paradosso, anche di mercato: pesa il fattore bonus?
Handanovic od Onana, Onana o Handanovic. Un ballottaggio continuo, che anche a poche ore dalla prova del nove contro il Sassuolo regala dubbi ed incertezze. Simone Inzaghi appare orientato a insistere sulla linea programmatica che perdura ormai da inizio stagione, col capitano nerazzurro schierato senza esitazioni nei match di campionato e il nazionale camerunese a cercare di sfruttare le occasioni nel tentativo di ribaltare le gerarchie da guardiano nelle notti europee. Ma sugli equilibri della sfida nella sfida di casa Inter pesano anche alcune dinamiche di mercato che non possono non essere prese in considerazione.
FATTORE BONUS - Lo scorso gennaio Marotta e Ausilio chiusero - dopo settimane di trattative - l'accordo fino a giugno 2027 con l'ex estremo difensore di Barcellona e Ajax, opportunità ghiotta a parametro zero ma individuato comunque come erede designato di Handanovic. Che dal canto suo, forte di un'esperienza ampiamente consolidata nel nostro campionato e di una leadership nello spogliatoio di Appiano Gentile certificata dalla fascia di capitano, ha continuato e continua ad avere un grande peso specifico nelle strategie nerazzurre. La scelta curiosa di allungargli il contratto per un'ulteriore stagione (l'ultima?) e ancora coi gradi del "primo", inserendo nel nuovo accordo una percentuale piuttosto importante alla voce bonus - in relazione alla parte fissa che percepisce di ingaggio - è un fattore non trascurabile. Fino alla prossima estate Handanovic si metterà in tasca 2,5 milioni di euro garantiti più incentivi che possono toccare fino ad un massimo di 600.000 euro, la gran parte dei quali legati alle presenze.
COSI' FINO A NOVEMBRE? - Simone Inzaghi continua a ribadire che non esistono schemi prestabiliti e che le valutazioni siano figlie del momento e fatte partita per partita, con la sensazione che il ballottaggio tra i due portieri dell'Inter si protrarrà almeno fino alla pausa lunga per il Mondiale. Dopo la quale i nerazzurri potrebbero essere ancora in corsa per tre competizioni (che sia Champions od Europa League) o soltanto per due e allora sì che il momento delle scelte definitive non sarebbe più rinviabile. Bonus o non bonus.
FATTORE BONUS - Lo scorso gennaio Marotta e Ausilio chiusero - dopo settimane di trattative - l'accordo fino a giugno 2027 con l'ex estremo difensore di Barcellona e Ajax, opportunità ghiotta a parametro zero ma individuato comunque come erede designato di Handanovic. Che dal canto suo, forte di un'esperienza ampiamente consolidata nel nostro campionato e di una leadership nello spogliatoio di Appiano Gentile certificata dalla fascia di capitano, ha continuato e continua ad avere un grande peso specifico nelle strategie nerazzurre. La scelta curiosa di allungargli il contratto per un'ulteriore stagione (l'ultima?) e ancora coi gradi del "primo", inserendo nel nuovo accordo una percentuale piuttosto importante alla voce bonus - in relazione alla parte fissa che percepisce di ingaggio - è un fattore non trascurabile. Fino alla prossima estate Handanovic si metterà in tasca 2,5 milioni di euro garantiti più incentivi che possono toccare fino ad un massimo di 600.000 euro, la gran parte dei quali legati alle presenze.
COSI' FINO A NOVEMBRE? - Simone Inzaghi continua a ribadire che non esistono schemi prestabiliti e che le valutazioni siano figlie del momento e fatte partita per partita, con la sensazione che il ballottaggio tra i due portieri dell'Inter si protrarrà almeno fino alla pausa lunga per il Mondiale. Dopo la quale i nerazzurri potrebbero essere ancora in corsa per tre competizioni (che sia Champions od Europa League) o soltanto per due e allora sì che il momento delle scelte definitive non sarebbe più rinviabile. Bonus o non bonus.