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Mazzarri in dubbio su Zanetti VIDEO
SU ZANETTI, CHE A FINE STAGIONE LASCIA IL CALCIO GIOCATO - "Domani spero ci sia tutto lo stadio positivo, perché c'è questa grande festa che spero possa fare da stimolo e dare carica per superare l'ostacolo e svoltare dopo questa settimana. Difficile tenerlo fuori dai titolari? Lo vedrete domani... Lui sa perché faccio le scelte, con lui ho un rapporto umano, ho sempre fatto scelte logiche per pensare di battere l'avversario. Anche domani sarà così e lui lo sa".
SULLA BRUTTA PRESTAZIONE NEL DERBY - "Non senza carattere, non ci siamo espressi come volevamo. Ci tenevamo tutti di più, era una partita importante ma l'abbiamo sbagliata. Spero ci dia carica per le ultime due partite, per far vedere che è stato un incidente di percorso. Le proteste dei tifosi? I tifosi hanno sempre ragione, possono fare ciò che vogliono perché vivono delle emozioni del momento. La accetto, basta che sia l'emozione del momento. Fa parte del mio mestiere fare da parafulmine".
SENZA EUROPA LEAGUE SAREBBE FALLIMENTO? - "Questo lo dico a fine anno, inutile ripetermi: il primo obiettivo è caricare la squadra al meglio per domani".
QUALCOSA DA RIMPROVERARSI? - "Se penso di avere sbagliato lo tengo per me, faccio tesoro degli errori fatti. Ogni allenatore parla con se stesso quando non vince le partite, mi accuso da solo quando non vinco, figuratevi se non lo avessi fatto dopo il Milan. Ma certe cose non le posso dire".
NUOVO MODULO INTER E MERCATO PER IL 2014-15 - "Un mediano nuovo? Non entro nelle valutazioni dei giocatori, il perno davanti alla difesa ce l'abbiamo già. Il 4-3-3 in mediana è simile al 3-5-2, molte volte abbiamo giocato con due mezz'ali e un metodista. Quelli quindi ci sono già".
SULLE PAROLE DI AUSILIO, CHE HA CONFERMATO MAZZARRI A PRESCINDERE DALL'EUROPA LEAGUE - "Io credo che una società valuta il lavoro in un altro modo. Sa come lavora un tecnico, come organizza la settimana, e va oltre l'emotività del momento. Io mi considero l'esponente massimo dei tifosi, quando le cose vanno male il primo a starci male sono io. Ma devo essere un professionista e scindere logica e sentimenti; chi deve valutare l'allenatore deve fare così".
SU HERNANES - "l giocatore non si valuta da solo, bisogna valutare parametri oggettivi; non stava bene, quando lo abbiamo preso abbiamo ponderato il fatto che fosse un acquisto anche e soprattutto per l'anno nuovo. Ma ha reso bene, al punto da essere convocato in Nazionale, cosa non scontata. Anche perché l'ho schierato in un ruolo dove è contento, per me è stato un inserimento positivo".