Il derby di Roma raccontato da #LeTifose, la Viero a CM: 'Sfottò e goliardia, il nostro format al femminile'
Da quanto tempo è tifosa della Lazio?
"Da sempre, fin dalla nascita. Questa passione me l'ha trasmessa mio padre che purtroppo oggi non c'è più, ma fino all'ultimo mi portava allo stadio a vedere la Lazio e quando era in trasferta la vedevamo a casa. Osservando la sua passione e il significato che aveva questa squadra per lui, e crescendo con questi, ho assorbito tutto. Adesso ho una missione, devo tifare anche per lui".
Si ricorda la prima volta che è stata allo stadio?
"Vagamente, ero piccolissima. Mi sentivo in soggezione perché non capivo bene il senso di tutte quelle urla, dentro di me mi chiedevo come mai ci fosse quel macello. Poi piano piano ho iniziato a capire".
Come vive un derby?
"Li soffro sempre, da morire. Per me però è derby tutto l'anno, la partita contro la Roma è un evento che mi condiziona. La vivo come una gara a sé, non fa parte del campionato. A volte riesco a vederlo fino alla fine, altre mi arrabbio e spengo la tv. Per poi riaccenderla. E magari la rispengo se mi innervosisco di nuovo".
Roberta Pedrelli davanti allo stadio Olimpico con maglia e sciarpa della Roma
L'ultimo però l'ha vinto.
"E' stato spettacolare, l'ho visto da Londra dove sono in questo periodo. Mi hanno impressionato le bellissime trame di gioco che Sarri ha saputo trasmettere subito alla squadra, anche se dopo tanti anni di Inzaghi temevo un crollo col cambio d'allenatore".
Chi è il suo giocatore biancoceleste preferito?
"Sono una grande fan di Felipe Anderson, quando era andato al West Ham mi era preso un colpo. Averlo rivisto così bene al derby è stato emozionante. L'ultimo episodio è dedicato proprio a lui".
Ci sono stati sfottò con i romanisti?
"Ovvio, mi diverto molto a mandare messaggi goliardici quando vinco; ma anche loro lo fanno con me eh. L'importante è che dietro non ci sia mai cattiveria, lo sfottò sano è giusto e strappa sempre un sorriso".
Lei tifosa della Lazio, Roberta della Roma. Vi sfottete anche nella vita privata? "Certo, sempre! Diciamo che i nostri personaggi sono l'esasperazione di quello che succede nella vita reale. Tra noi c'è grande sintonia e per fortuna non esiste quella rivalità che si vede spesso tra donne".
Come spiegherebbe il derby romano a chi non vive nella capitale?
"Difficile, difficilissimo... Posso dire che è tutta una questione di pancia, aspettative, ansia, preparativi, speranze. Ecco sì, il derby di Roma è tutto questo. Si vive tutto l'anno, ma i dieci giorni prima della partita sono sicuramente i più intensi".
Georgia Viero & Roberta Pedrelli, autrici e protagoniste del format #LeTifose
Sui vostri profili ufficiali (Facebook e Instagram) ci sono tutti i vostri video, qual è stato quello più difficile da girare?
"Il primissimo che abbiamo fatto. Ci è venuto in mente dopo l'errore di Strakosha circa un mese fa. L'abbiamo girato a casa mia, in cucina, con un cellulare: Roberta mi tirava le cosce di pollo (Stra-kosha), e io non dovevo prenderle per fare la parodia del portiere della Lazio. Durante le riprese, però, abbiamo rotto un bicchiere. Ma dietro a ogni video c'è uno staff con il quale lavoriamo alla grande e fino adesso non ci sono stati grandi inconvenienti".
Ci svela un'anticipazione del prossimo video?
"Abbiamo in programma diversi progetti, non solo sulla rivalità tra Roma e Lazio ma anche sul significato del tifo al femminile. Inoltre posso dirvi che ci sarà anche qualche personaggino importante, però non fatemi svelare di più...".