Il derby di Ogbonna:| Preferito a Bonucci in azzurro
Ogbonna sì, Bonucci no: la scelta di Cesare Prandelli ha optato per il giovane difensore che gioca in B con il Torino escludendo stavolta il centrale della Juventus. Una scelta che ovviamente ha fatto felice il giocatore granata.
«Ho vinto il derby con Bonucci? Sono decisioni del ct - ha risposto senza scomporsi Ogbonna - Leonardo è un buon giocatore, non credo ci saranno problemi. Certo, io sono felice e orgoglioso di vestire la maglia azzurra». Anche se questo significa lasciare la propria squadra, attuale capolista in serie B, per una decina di giorni mentre il campionato va avanti al contrario di quello della A. «Dite che a Torino non saranno contenti per la mia assenza? Specie se poi non dovessi giocare neppure 10'? Premesso che mi auguro di avere una chance con la Polonia e magari anche con l'Uruguay - ha sorriso - egoisticamente sono felice di stare qui, essere in Nazionale mi giova anche se, è ovvio, mi dispiace lasciare la mia squadra in un momento così. Ma il Toro è talmente competitivo che può anche fare a meno di me».
Gli fanno notare che, a differenza di lui, il capitano della Sampdoria Angelo Palombo, che ha scelto di restare a Genova in B, sta perdendo la Nazionale: «Io non ho mai pensato di perdere l'azzurro perchè gioco nel Torino, anche perchè Prandelli ha sempre dimostrato di non dare peso alle categoria dove si gioca, non trova differenza. E comunque credo che sia stato proprio il Torino a portarmi in Nazionale».
«Per me è stata una scelta di vita e calcistica, con l'arrivo di Ventura poi il progetto è diventato eccitante - ha aggiunto - il nostro allenatore ci ha dato una grande scossa, è una sensazione che ho avvertito subito. Lui ci ha portato serenità e serietà. Se questa sarà la volta buona di riportare il Toro nella massima serie? Me lo auguro, come tutti». Intanto Ogbonna ha ribadito che, malgrado i tanti estimatori («In estate mi voleva il Napoli che poi ha dirottato su Britos? Ho vissuto tutto con molta tranquillità anche perchè sapevo che sarei rimasto a Torino»), ha iniziato a discutere del prolungamento: «Il mio contratto scade nel 2013, abbiamo cominciato a parlarne». Ma ora conta il presente azzurro: «Qui ci sono molti giovani, a conferma della politica di Prandelli, ma anche di un calcio italiano che gli sta dando fiducia, penso a Bonucci, a Ranocchia. E per quanto mi riguarda aver giocato tanto in Under 21 è stata ed è una fortuna, mi ha fatto già fare qualche esperienza internazionale».