Il derby di MadMan, tutto rap e Milan: "Ibra l'idolo, Calabria l'amico. C'è calcio nel mio nuovo album. Chi vince? L'Inter..."
Ciao MadMan, sappiamo che sei un grande tifoso del Milan: come stai vivendo questa attesa per il derby?
"In realtà sono abbastanza tranquillo perchè in classifica siamo messi meglio degli ultimi tempi. Stiamo giocando bene nonostante le tante partite, una ogni tre giorni. Il derby è sempre importante ma questo Milan mi fa stare tranquillo. Non è ancora una partita fondamentale anche se è sempre emozionante. Nella passata stagione abbiamo vinto un solo derby, quest'anno cerchiamo di fare meglio".
Dove vedrai la partita? Hai un rituale per il derby?
"Negli ultimi anni ne ho visti diversi dal vivo a San Siro, questo lo vedrò tranquillo a casa. Non ho rituali particolari ma indosso sempre la maglia rossonera".
Tra le tante canzoni che hai scritto in questi anni, ce n'è una che ti fa pensare al Milan attuale?
"Una canzone in particolare no, ma posso dirti che ho citato Zlatan nel mixtape. Gli altri ve li lascerò scoprire ascoltando il nuovo album. All'interno dello stesso mixtape cito due giocatori attualmente in rosa".
Ibrahimovic è il tuo idolo, sappiamo che hai visto l’anteprima del film distribuito in Italia da Lucky Red. Che idea ti sei fatto e cosa rappresenta per te Ibra? "Già il fatto che stia per uscire un film sulla sua vita la dice lunga sulla caratura dell'uomo e del giocatore che è. Nonostante tutto, ha fatto la storia del calcio ed è ancora lì a 40 anni, a dettare legge in serie A. Zlatan vuol dire fortissima determinazione, etica del lavoro impeccabile, estro, talento, voglia di dominare a tutti i costi. Tra i suoi punti di forza c'è la confidence, il credere in se stessi. Penso che questa sia la sua più grande arma. Per quanto riguarda il film, ho avuto modo di vederlo in anteprima proprio ieri. Wow, davvero bello! Avevo già visto il trailer che mi era piaciuto subito. Racconta fedelmente quella che è la sua storia: un' infanzia difficile, il talento, il riscatto e tutti i sacrifici fatti per arrivare in alto. Zlatan è un esempio da seguire".
Pronostico secco: chi vincerà il derby?
"Sicuramente l'Inter (ride ndr). La gufata non me la tiro".
Che tipo di accoglienza merita l'ex Calhanoglu: fischi o indifferenza?
"Sono tradizionalmente un pacifista, ma in questo caso specifico è normale attendersi un'accoglienza non certo benevola. Andare via con questa modalità, può provocare un certo tipo di reazione. Fa parte del gioco, sarebbe assurda l'indifferenza di fronte a un trasferimento di questo tipo. Dall'oggi al domani, senza un apparente motivo".
San Siro non è stato accogliente con Donnarumma nella recente sfida contro la Spagna. "Non mi sono sentito tradito. Mi dispiace per il giocatore che è, per quello che ha rappresentato per il Milan. Quello che fa arrabbiare non è tanto l'addio in sè quanto le modalità, la comunicazione. Non ha fatto bene alla squadra e ai tifosi. Ognuno, poi, fa le proprie scelte professionali, ci mancherebbe, e vanno rispettate".
Il tifo milanista si sta dividendo su Kessie, tra chi lo vorrebbe in panchina fino a giugno e chi preferirebbe goderselo fino alla fine: tu da che parte stai?
"Ognuno è libero di fare quello che si sente. Bisogna seguire quello che ha detto Paolo Maldini: "Al Milan resta solo chi veramente è convinto". Io sono dell'idea che le motivazioni siano fondamentali, non pretendo che un giocatore resti al Milan per tutta la vita. Preferirei che i giocatori parlassero più chiaramente sulle proprie ambizioni, perdere un giocatore a zero non è una bellissima cosa".
Sui social, commenti spesso i post di Calabria: c'è un'amicizia tra di voi?
"Ci siamo scambiati tanti commenti a livello social, ci stimiamo a vicenda. Poi ho avuto anche l'occasione di conoscerlo, è un bravissimo ragazzo e un vero professionista. È al Milan da una vita, merita la fascia di capitano. È sempre in crescita come calciatore".
Lui e Tonali incarnano il 'milanismo'.
"Sono due cuori rossoneri, è palese e chiaro a tutti. É bellissimo nel calcio di oggi avere ancora questi esempi, senza nulla togliere ad altri campioni. Per loro è un sogno giocare nella squadra che hanno sempre tifato".
Chi sarà, in chiave Milan, l'uomo derby?
"Ci sono tante incognite, l'unica certezza è Ibra. Oggi potrebbe eguagliare Shevchenko come gol nelle stracittadina. Potrebbe essere l'occasione giusta".
Il 12 novembre uscirà il tuo nuovo lavoro. Come stai vivendo questa attesa e cosa ti aspetti dal nuovo album?
"Un po' di ansietta c'è, come ogni volta. Sarebbe strano se non ci fosse, insomma. Sono abbastanza sereno e soddisfatto del lavoro che abbiamo fatto. Spero che ai miei fan piaccia così come piace a me. Questo lavoro non è una scienza esatta, quindi staremo a vedere. In generale dal lockdown in poi sono tornato a seguire il calcio in maniera diversa rispetto al passato e questo si percepirà anche nell'album".