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Il dato che svela la stanchezza dell'Inter
“Ma c’è sempre la variabile indipendente: in questo caso, e non è la prima volta, Lautaro. Non sarebbe mai entrata la palla se l’argentino, su palla persa dal Brescia, non avesse tentato la botta da lontano. E se Cistana, in scivolata, non l’avesse deviata quel centimetro sufficiente per un pallonetto imparabile. Casualità? Un gol per l’Inter, una scossa per il Brescia che aveva bisogno dello schiaffone per riemergere dalla tana scavata con troppo anticipo. L’Inter che ha in mente Conte, l’Inter che s’è chiusa a Barcellona ripartendo veloce e geometrica, l’Inter con due attaccanti da ripartenza, be’, avrebbe avuto lo scenario ideale per chiudere il match. Ma quest’Inter stanca e senza il suo play fondamentale, Sensi, s’è ritrovata con poche idee e ancora meno fiato. E ha finito con cedere palla e manovra al Brescia che, dal 34% di possesso dei primi 45’, è passato al 58. E non sono cifre tanto per. Nossignore”.