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Il contratto di Rijkaard nelle mutande, la delusione Ba, Kakà e ora Cremonese-Monza: è sempre Braida-Galliani
I grigiorossi sono alla ricerca di punti nel limbo tra salvezza e playoff, i brianzoli di una continuità che possa fare rima con Serie A: i primi si sono affidati a Braida per cambiare una certa mentalità, i secondi, di fatto, sono quello che sono grazie agli investimenti di Galliani e Berlusconi, che stanno cercando di fare qualcosa di storico per la piazza monzese. Qualcosa che hanno fatto per una piazza affascinante come la Milano rossonero.
QUANTE NE HANNO VISTE - Ne hanno passate tante assieme Braida e Galliani, girando il mondo, quello vero, e conquistando il mondo, quello calcistico. Inseguendo un pallone e i suoi fuoriclasse, per rendere il Milan più bello e luccicante, partendo da Rijkaard e un contratto messo nelle mutande per evitare la furia dei tifosi dello Sporting Lisbona; passando per la delusione Ba che, parole di Braida, "era il testimonial Nike per il Mondiale. Io e Capello eravamo convinti che potesse fare cose importanti", per la sorpresa "Kakà era semisconosciuto, lo abbiamo comprato per 7 milioni quando il Chelsea stava per soffiarcelo", per il rammarico Higuain, trattato ai tempi del River. Nel mezzo la maglia del Milan regalata a Sheva quando non l'aveva ancora indossata, lo sconto in Brasile per Serginho, le 'coccole' a Weah dopo un rigore sbagliato nel suo primo trofeo Berlusconi. Chi si ferma è perduto, chi continua a correre no. Ed è per questo che Braida e Galliani sono vincenti: non si siedono su un passato fatto di gloria e vittorie, ma si muovono per costruirsi un nuovo futuro. Possibilmente fatto di successi.
@AngeTaglieri88