AFP/Getty Images
Il Conte lamentoso non ci piace più. Ora l'esonero lampo è un rischio
Il modo peggiore di inaugurare la stagione, quella della difesa del titolo conquistato in Premier League lo scorso anno e del ritorno in Champions. Il ko interno contro il Burnley, con tanto di espulsioni di Cahill e Fabregas e una dose di nervosismo che non si vedeva da tempo nei Blues, è la naturale conseguenza di un'estate gestita pericolosamente da Antonio Conte, palesemente insoddisfatto di un mercato che non ha risposto alle sue aspettative e che ha fatto partire il suo secondo anno a Stamford Bridge col piede sbagliato.
CHE ERRORE CON DIEGO COSTA - La beffa dal dischetto contro l'Arsenal nel Community Shield era stata la prima avvisaglia, i continui richiami dell'ex allenatore della Juventus e della Nazionale alla mancanza di 2-3 tasselli per la sua squadra uno stancante e noioso leit motiv che ha finito per togliere tranquillità ai calciatori rimasti in rosa. Fra questi, c'è anche Diego Costa, scaricato da Conte con un sms dopo lo strappo consumatosi nella passata stagione a causa della pretesa (poi negata) del centravanti spagnolo di trasferirsi in Cina. Da manager all'inglese, non più soltanto da tecnico, Conte ha sbagliato clamorosamente la gestione arrecando un danno economico alla sua società. Diego Costa è fuori rosa, sovrappreso e solamente con l'Atletico Madrid nella testa, che comunque non potrebbe tesserarlo prima di gennaio 2018 per via della squalifica, dopo aver respinto la corte del Milan. Un patrimonio tecnico immenso, che ha contribuito alla vittoria dell'ultimo campionato e che ora si trova ad avere un valore di mercato decisamente inferiore a quello reale.
RISCHIO ESONERO - Colpa di Conte, che ha reso ancora più incandescente il sabato pomeriggio a Londra con alcune scelte di formazione quanto meno bizzarre e che hanno scatenato la polemica con la stampa d'Oltremanica. Fuori dall'undici titolare Alvaro Morata, l'acquisto più oneroso della campagna acquisti con i suoi 78 milioni di valutazione complessiva, entrato sullo 0-3 col Burnley e quasi fautore della rimonta con un gol e un assist. Un'esclusione che fa ancora più rumore se si pensa che allo spagnolo è stato preferito il giovane Boga, proveniente dalla formazione riserve... Conte si aspetta l'arrivo di almeno due esterni, visti i mancati acquisti di Danilo e Alex Sandro, un centrocampista (Drinkwater?) e di un altro attaccante qualora uscisse Diego Costa, ma il vero colpo sarebbe ritrovare in panchina il suo condottiero, pronto a dare metaforicamente tutto sul campo, piuttosto che perdersi in inutili polemiche che finiscono per danneggiare la sua immagine e il rendimento del Chelsea. Un Conte così avrebbe fatto bene a non rinnovare a cifre astronomiche il suo contratto e salutare tutti; avanti di questo passo, l'esonero sarebbe inevitabile.
CHE ERRORE CON DIEGO COSTA - La beffa dal dischetto contro l'Arsenal nel Community Shield era stata la prima avvisaglia, i continui richiami dell'ex allenatore della Juventus e della Nazionale alla mancanza di 2-3 tasselli per la sua squadra uno stancante e noioso leit motiv che ha finito per togliere tranquillità ai calciatori rimasti in rosa. Fra questi, c'è anche Diego Costa, scaricato da Conte con un sms dopo lo strappo consumatosi nella passata stagione a causa della pretesa (poi negata) del centravanti spagnolo di trasferirsi in Cina. Da manager all'inglese, non più soltanto da tecnico, Conte ha sbagliato clamorosamente la gestione arrecando un danno economico alla sua società. Diego Costa è fuori rosa, sovrappreso e solamente con l'Atletico Madrid nella testa, che comunque non potrebbe tesserarlo prima di gennaio 2018 per via della squalifica, dopo aver respinto la corte del Milan. Un patrimonio tecnico immenso, che ha contribuito alla vittoria dell'ultimo campionato e che ora si trova ad avere un valore di mercato decisamente inferiore a quello reale.
RISCHIO ESONERO - Colpa di Conte, che ha reso ancora più incandescente il sabato pomeriggio a Londra con alcune scelte di formazione quanto meno bizzarre e che hanno scatenato la polemica con la stampa d'Oltremanica. Fuori dall'undici titolare Alvaro Morata, l'acquisto più oneroso della campagna acquisti con i suoi 78 milioni di valutazione complessiva, entrato sullo 0-3 col Burnley e quasi fautore della rimonta con un gol e un assist. Un'esclusione che fa ancora più rumore se si pensa che allo spagnolo è stato preferito il giovane Boga, proveniente dalla formazione riserve... Conte si aspetta l'arrivo di almeno due esterni, visti i mancati acquisti di Danilo e Alex Sandro, un centrocampista (Drinkwater?) e di un altro attaccante qualora uscisse Diego Costa, ma il vero colpo sarebbe ritrovare in panchina il suo condottiero, pronto a dare metaforicamente tutto sul campo, piuttosto che perdersi in inutili polemiche che finiscono per danneggiare la sua immagine e il rendimento del Chelsea. Un Conte così avrebbe fatto bene a non rinnovare a cifre astronomiche il suo contratto e salutare tutti; avanti di questo passo, l'esonero sarebbe inevitabile.