Maurizio Borsari/AFLO
Il consenso di Spalletti e il no alla Roma: l'Inter si gode Pompetti
LA CONSIDERAZIONE DI SPALLETTI - Il tecnico toscano ha premiato i sacrifici e l’impegno di questo ragazzo classe 2000, chiamandolo per qualche giorno nel ritiro estivo di Appiano Gentile. Testa alta e pochi fronzoli, in prima squadra come in Primavera, Pompetti ha saputo meritarsi l’occasione che il club gli ha concesso. Spalletti lo ha osservato a lungo stringendo gli occhi, con il fare di chi vuole imprigionare la massima attenzione, di chi sente emergere qualcosa. Quel suono sordo del pallone all’impatto col piede, quel timbro in cui il tecnico riconosce la sintesi tra classe e personalità.
IL NO ALLA ROMA - Spalletti ci crede, ma ci crede anche l’Inter, che questa estate ha alzato barricate altissime per evitare il trasferimento di Pompetti alla Roma. I giallorossi lo avevano chiesto nell’ambito della trattativa che ha portato a Milano Radja Nainggolan, ma Ausilio non ha voluto saperne e in piano accordo con l’avvocato Alfredo Cremonese (agente del calciatore) ha optato per la sua permanenza in nerazzurro. In capitale è finito Zaniolo, Pompetti, invece, è rimasto all’Inter, che un anno prima, per averlo, non ha badato a spese: oltre 4 i milioni versati nelle casse del Pescara, un investimento fortemente voluto dalla coppia Ausilio-Baccin e promosso da Suning, sempre vigile sui migliori talenti che propone il calcio italiano. L’Inter si gode il suo gioiellino.