Calciomercato.com

  • Clasico senza Messi e CR7 dopo 11 anni: chi vince la sfida dei 'mortali'?

    Clasico senza Messi e CR7 dopo 11 anni: chi vince la sfida dei 'mortali'?

    • Andrea De Luca
    "Gli dei sono fuggiti" recita un verso del celebre poeta tedesco Hölderlin. Un verso che potrebbe essere il titolo del prossimo Barcellona Real-Madrid, Clasico n° 272, che dopo 11 anni torna ad essere una sfida per comuni mortali. A oltre un decennio dall'ultima volta infatti i dieci Palloni d'Oro di Lionel Messi e Cristiano Ronaldo non splenderanno sul più grande palcoscenico del calcio spagnolo. Dopo l'addio di CR7 alla Liga in estate anche l'argentino, fermato dalla frattura del radio durante il match contro il Siviglia, non sarà in campo nella partita di domani sera. L'incontro fra i due club più titolati di Spagna perde in un solo colpo i due interpreti che nell'epoca recente hanno segnato più di tutti la storia di questa interminabile rivalità. Al punto che la sfida stessa aveva assunto sempre più, negli anni, le sembianze dei due fuoriclasse, in un processo di identificazione in cui una parte era arrivata a rievocare il tutto e "Messi contro Ronaldo" era un'espressione interscambiabile con "Barcellona contro Real Madrid". Ma - come ha avuto modo di precisare il Presidente della Liga, Javier Tebas - i giocatori vanno, il Clasico resta.

    CABALA - L'ultimo Clasico senza alieni si era giocato il 23 dicembre 2007 ed aveva visto il Real espugnare il Camp Nou con il risultato di 0-1. Ronaldo vestiva ancora la maglia del Manchester United, mentre Messi era stato fermato da una lesione muscolare alla coscia sinistra. La sfida in quell'occasione fu decisa da un gol della "Bestia" Julio Baptista, che regalò alle Merengues un +7 in classifica sui rivali. La squadra all'epoca guidata dal tedesco Bernd Schuster dominò il campionato e concluse la stagione conquistando il 31° titolo della sua storia. Corsi e ricorsi storici a cui il Real non può fare a meno di attaccarsi, visto il momento cupo dal punto di vista del gioco e dei risultati. Una sconfitta potrebbe sancire la precoce fine della brevissima avventura di Lopetegui, insidiato dall'ingombrante ombra di Antonio Conte, che aleggia come un fantasma ormai da settimane sopra il Santiago Bernabeu. Il Barça però non rievoca ricordi stupendi all'ex tecnico della nazionale spagnola: fra il 1994 e il 1997 fu il portiere dei blaugrana, un'esperienza che si chiuse con uno score non proprio invidiabile di 2 vittorie, 2 pareggi, 6 sconfitte e ben 20 gol subiti. Dopo la sua ultima stagione Lopetegui lasciò la Catalogna dichiarando alla stampa: "Mi hanno umiliato". I tifosi del Real pregano perché il bis non arrivi...

    NUOVI PROTAGONISTI - Il vuoto tangibile lasciato dall'assenza dell'argentino e del portoghese sarà difficile da colmare sul campo. Il Real Madrid se ne è reso conto già da agosto. Dopo la sconfitta in Supercoppa Europea e un discreto inizio in campionato (agevolato però da un calendario non proibitivo), da un mese a questa parte i blancos hanno vissuto un'importante emorragia di risultati. Alla squadra di Lopetegui, addirittura, è mancato il gol per oltre 400' e le 18 marcature di Ronaldo nel Clasico sono ormai poco più che un ricordo. Benzema, dopo Messi e CR7, è il giocatore in attività con più reti nei confronti fra le due squadre (9), ma in questa stagione non sta brillando. Nell'ultimo grande successo del Real sul Barça, grande protagonista era stato Marco Asensio: due gol nella Supercoppa di Spagna vinta nel 2017 a dimostrazione del fatto che il 22enne di Palma di Maiorca sa come si fa. Ousmane Dembélé è il primo indiziato a prendere il posto della Pulce. Dopo un inizio devastante con 5 gol nelle prime 6 gare stagionali, il talentino francese si è arrestato. Ora, nel suo primo Clasico, ha l'occasione per riprendere da dove aveva cominciato. Sarà il primo Barça-Real anche per Arthur, il nuovo numero 8 blaugrana. Il brasiliano sta conquistando pian piano i gradi di titolare e si candida per giocare domani, prendendo il posto di quell'Andres Iniesta che per 38 volte (3° all-time) ha disegnato calcio in questo speciale "torneo nel torneo". A Barcellona saranno novanta minuti per dimenticare una storia indimenticabile e gettare le basi, forse, per l'era di domani. Resta solo da scoprire che nomi avrà.

    Altre Notizie