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    Il Chelsea vende due hotel a Boehly per rispettare il Fair Play Finanziario inglese

    Il Chelsea vende due hotel a Boehly per rispettare il Fair Play Finanziario inglese

    • Redazione CM
    Il player trading non è l'unica via per rispettare i paletti del Fair Play Finanziario, si possono cedere anche asset ed è la strada che ha percorso il Chelsea: ha venduto due hotel per rientrare nei limiti imposti dalle regole economico-finanziarie della Premier League.

    LA MOSSA - E' quanto emerge dal bilancio al 30 giugno 2023 dei Blues. Tra i dettagli emersi, riferisce Calcio e Finanza, è spuntata un'operazione che ha permesso al club londinese di ridurre le perdite a 89,8 milioni di sterline (al cambio circa 105 milioni di euro: il Chelsea riporta nei conti ricavi per 76,5 milioni di sterline (circa 90 milioni di euro) per la cessione di due hotel alla Blueco 22 Properties Ltd, una sussidiaria della Blueco 22 Ltd, ossia la holding attraverso cui Todd Boehly e soci controllano il club.

    GLI HOTEL - I due hotel, il Millennium e il Copthorne, facevano parte dello sviluppo del Chelsea Village a Stamford Bridge, supervisionato dall'ex proprietario dei Blues Ken Bates nel 2001, e sono stati inclusi quando Boehly e i suoi co-proprietari hanno acquistato il club nel 2022.

    LE PAROLE DI BOEHLY - Nei conti, Boehly ha dichiarato: "Il club continua a bilanciare il successo sul campo insieme agli imperativi finanziari per rispettare i regolamenti finanziari di Uefa e Premier League. Il club si è conformato a questi regolamenti fin dalla loro introduzione nel 2012 e prevede di farlo anche in futuro prevedibile".

    LA SITUAZIONE - Nonostante ricavi per 62,9 milioni di sterline dalla vendita di giocatori e per 83 milioni legati al raggiungimento dei quarti di finale di Champions League la scorsa stagione, il Chelsea ha chiuso il bilancio al 30 giugno 2023 con un rosso di 89,8 milioni di sterline, perdita che si aggiunge al rosso di 121,4 milioni di sterline nel 2021/22 dopo l'utile di 36 milioni nel 2019/20. Secondo le regole della Premier League, i club possono avere perdite per un massimo di 105 milioni di euro in tre anni, escludendo le spese per settore giovanile, stadi e calcio femminile.

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