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  • Il Cesena torna in Serie B: Toscano alla Conte, Shpendi meglio di Shpendi e la proprietà americana, tutti i protagonisti

    Il Cesena torna in Serie B: Toscano alla Conte, Shpendi meglio di Shpendi e la proprietà americana, tutti i protagonisti

    • Andrea Robertazzi
    Questo è un giorno che a Cesena aspettavano da anni. Perché si tratta di una liberazione, la fine di un calvario. Nell'estate 2018, infatti, il club falliva ed era costretto a ripartire dai dilettanti. Un momento devastante per il popolo di Cesena, che vanta una delle piazze più calde del panorama calcistico italiano. Lo dimostrano i numeri incredibili di pubblico messi a referto in Serie D prima e in questi anni di C poi. 'Uniti risorgeremo' recitava una celeberrima coreografia della Curva Mare dopo il fallimento. E quel momento è finalmente arrivato, perché il Cavalluccio è tornato a casa e lo fatto dominando in lungo e in largo il campionato, creando il vuoto con tutte le altre e consacrando la propria anima, da sempre votata alla creazione di talenti. Decisiva la vittoria per 1-0 contro il Pescara, arrivata oggi grazie a un gol di Edoardo Pierozzi all'87', che porta il divario sulle inseguitrici a 14 punti, con solo 4 partite ancora da giocare.

    IL CONTE DELLA C - La pagina della copertina va, inevitabilmente, a Mimmo Toscano che ha conquistato la quarta promozione dalla C alla B in carriera. Prima con Ternana, Novara e Reggina, ora col Cesena. Ma che tipo di allenatore è Toscano? Un martello, un generale di ferro. In molti lo definiscono il Conte delle serie inferiori. Un paragone calzante, che ben riassume la grandezza di un maestro della tattica ma, soprattutto, di un motivatore straordinario. Il perfetto uomo da mettere al comando di un gruppo di giovani talenti ed esperti veterani. Già un anno fa Toscano aveva sfiorato la promozione e al secondo anno con il Cavalluccio sul petto non ha mancato l'obiettivo. A Cesena lo avevano portato con il solo e unico obiettivo di riportare la squadra in Serie B e lui, uomo di parola, ha portato a termine la missione, regalando una giornata attesa per sei anni dal pubblico bianconero.

    I TALENTI - Gli allenatori sono decisivi, ma in campo ci vanno i giocatori. E il Cesena può contare su una rosa che già oggi in molti considerano di ottimo livello anche per la Serie B. Merito del direttore sportivo Artico, un altro top player per la categoria, che è stato capace di puntellare un rosa di assoluto livello e al contempo di dare la giusta fiducia ai giovani talenti di un settore giovanile da sempre tra i migliori in Italia. Certo, Cristian Shpendi è una sorpresa solo per chi non ha seguito la sua carriera nelle stagioni passate: un anno fa era stato oscurato dall'esplosione del gemello Stiven (poi acquistato in estate dall'Empoli), ma quest'anno è arrivata una consacrazione che in molti si aspettavano da anni - William Viali fu il primo a puntarci, inserendolo nelle rotazioni della prima squadra anche prima di Stiven. Un 9 completo e dal potenziale enorme - lo dimostrano gli oltre 20 gol stagionali - che già piace diversi club di A come il Sassuolo anche in virtù di prestazioni addirittura superiori a quelle, già sorprendenti, messe a referto dal gemello un anno fa. Ma non solo Shpendi, perché tra i protagonisti della stagione bianconera ci sono anche altri giovani come Francesconi, centrocampista interessantissimo box to box, e soprattutto Tommaso Berti, classe '04 - transitato dalla Primavera della Fiorentina un anno fa - che è esploso in bianconero segnando 4 gol e servendo 7 assist in campionato. Affiancati a questa truppa di giovani, poi, ci sono veterani ed esperti di promozione come Corazza, De Rose, Prestia, Silvestri: tutti uomini di carisma e qualità, che hanno creato un mix perfetto di talento e leadership.

    IL CLUB - Alla regia di questo nuovo progetto romagnolo c'è una proprietà americana guidata da John Aiello, che ha acquisto il Cesena nel dicembre 2021 per permettergli di fare il salto di qualità. L'obiettivo, mai nascosto, era quello di tornare in Serie B e in pieno stile americano - pochi fronzoli e tanti risultati - oggi si può celebrare il successo del progetto a stelle e strisce. Che ha fatto del mercato, della solidità manageriale e di una comunicazione al livello delle migliori squadre di Serie A i pilastri sui quali costruire il proprio successo. Insomma, il Cesena americano è finalmente tornato sulla mappa del calcio che conta e lo ha fatto con eleganza e convinzione. Investendo tanto sul mercato, ma lasciando anche uno spazio importante ai propri giovani, puntando sugli uomini giusti in società e in campo e riuscendo a riportare ai massimi livelli l'entusiasmo di un pubblico fantastico, che non ha mai abbandonato la squadra. Oggi è il giorno di festeggiare, con le note di Romagna Mia a scandire la gioia di un popolo mai domo che finalmente è tornato a casa.

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