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    Il caso Neymar e non solo: adesso la Ligue 1 può davvero superare la Serie A

    Il caso Neymar e non solo: adesso la Ligue 1 può davvero superare la Serie A

    • Matteo Serra
    L'affare Neymar, ormai evidentemente, supera i confini della semplice operazione di mercato. Sono molte le speculazioni attorno alla vicenda: da come verrà pagata la clausola, alla politica del Qatar che, attraverso il PSG, vuole dare una nuova prova di ricchezza davanti a tutto il mondo, sportivo e non. Ai margini di tutto questo c'è chi si frega le mani perché otterrà indubbiamente dei guadagni: la Ligue 1 francese, il massimo campionato transalpino, che anche grazie all'affare Neymar, adesso può davvero superare la nostra Serie A. 

    PRODOTTO MIGLIORE - Nella stagione 2016/2017 il campionato francese è arrivato davanti a quello italiano per 166 millesimi di punto, nonostante la Juventus abbia eliminato, nella sua strada verso la finale di Cardiff, Lione e Monaco. Non accadeva dal 2004, quando il Monaco di Deschamps arrivò fino alla finale di Champions, persa poi con il Porto di Mourinho. Questa sottile vittoria dimostra come il calcio francese stia crescendo, non solo in termini di risultati sportivi. Negli ultimi due anni la crescita del fatturato della Ligue 1 è raddoppiato, dall'8 al 16%. E la lega non si ha intenzione di fermarsi, anche grazie all'aspra lotta per i diritti tv tra le tre piattaforme Canal+, BeIn Sports e Sfr Altice: l'ultimo contratto firmato porterà nelle casse dei club 726 milioni all'anno, quasi 3 miliardi in totale. A tirare il carro c'è certamente il PSG, che, come dimostra l'affare Neymar, è uno tra i club più ricchi del mondo e il suo apporto ai guadagni della lega è di circa il 36%. Ma il club dello sceicco non è il solo. Le proprietà straniere sono in costante crescita: il Lione è per il 20% dei cinesi, il Marsiglia è a proprietà americana, il Nizza di Balotelli è in mano cinese (80%) e l'imprenditore Lopez ha comprato il Lille e ci ha messo sulla panchina Bielsa, mentre il Nantes si è affidata a Ranieri. Un prodotto sicuramente più appetibile e commerciabile della Serie A. E poi ci sono i talenti, che in Francia sembrano sbocciare a iosa: Pogba, Mendy, Varane, Dembelè, Mbappé, Griezmann, tutti giocatori con prezzi e costi che pochi giocatori in Italia raggiungono.Nonostante non giochino in patria, sono comunque parte integrante di un movimento calcistico in continua crescita, segno anche di come nei settori giovanili il lavoro sia fruttuoso e ben fatto.  La Ligue 1 inizia a diventare un campionato che piace anche all'estero, tanto che il dg della Lega, Didier Quillot, parla così: "I nostri modelli sono Premier League, Liga e Bundesliga. La Serie A non è più un punto di riferimento". Neymar e non solo, la Francia mette la freccia. 

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