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  • Il calcio piange la morte di Totò Schillaci, eroe di Italia '90

    Il calcio piange la morte di Totò Schillaci, eroe di Italia '90

    • Redazione CM
    Totò Schillaci non ce l'ha fatta. Dopo giorni di paura è morto nel reparto di pneumologia dell’ospedale Civico di Palermo dove era ricoverato dal 7 settembre. L'ex attaccante, che si è fatto spazio nel cuore di tutti i tifosi italiani nelle "Notti Magiche" dei Mondiali di Italia '90, se n'è andato ad appena 59 anni. Da qualche anno stava lottando con un tumore che, purtroppo, ha vinto la sua resistenza. 

    GIORNI DI PAURA -
     "Viste le innumerevoli chiamate da parte di molte testate giornalistiche e viste le brutte le notizie che circolano, informiamo che il nostro amato Totò è in condizioni stabili ed è controllato da una equipe di medici continuamente notte e giorno. Forza Totò", aveva fatto sapere la famiglia appena dopo che le condizioni di Schillaci erano peggiorate. In un primo momento sembrava che le cose volgessero ad un rasserenarsi della situazione, ma una decina di giorni dopo il ricovero ecco il crollo: Totò se n'è andato. 

    Salvatore Schillaci (QUI IL NOSTRO RICORDO), nato nel 1964 a Palermo, è stato la scommessa vinta della Juventus di Boniperti, che in lui vedeva l'erede di un altro grande attaccante del Sud come Anastasi. Preso dal Messina per 6 milioni di euro, dal 1989 al 1994 Schillaci è stato ai vertici del calcio italiano con le maglie di Juve ed Inter, prima di chiudere la carriera al Jubilo Iwata, in Giappone. Ma è con il Mondiale del 1990, che lo ha visto capocannoniere con 6 reti, che Totò ha acquisito lo status di eroe, rimanendo indimenticabile per tutti nonostante la sconfitta in semifinale contro l'Argentina ai rigori. Quell'anno, l'attaccante si classificò secondo alle spalle di Lothar Matthaus per il Pallone d'Oro. 

    IL SALUTO E IL CORDOGLIO DEL MONDO DEL PALLONE - Il sindaco di Palermo ha comunicato che la camera ardente sarà allestita allo stadio Renzo Barbera. “Le esultanze incontenibili, nelle quali il suo volto era simbolo di gioia condivisa, resteranno per sempre patrimonio comune del calcio italiano – ricorda il presidente della FIGC Gabriele Gravina – Totò è stato un grande calciatore, simbolo tenace di volontà e di riscatto, ha saputo emozionare i tifosi azzurri perché il suo calcio sapeva di passione. E proprio questo spirito indomito lo ha fatto apprezzare da tutti e lo renderà immortale”. Il calcio italiano osserverà un minuto di silenzio su tutti i campi nel prossimo weekend. 

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    Utente vxl 192099
    Utente vxl 192099

    Una sola parola... Mitico... Grazie Teo riposa in pace..

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