Il brano 'Mille' di Fedez, Lauro e Orietta Berti sotto accusa: è pubblicità occulta?
L’Associazione dei Consumatori, Codacons, ha presentato un esposto all’Antitrust, per pubblicità occulta: si tratterebbe di un presunto product placement non segnalato della famosa bevanda “Coca-Cola”. Per questo motivo è stato chiesto lo stop della diffusione del brano sul web e in radio.
Nonostante il brano abbia raccolto molti consensi, sia per la sua orecchiabilità ma in particolar modo per la singolare collaborazione artistica, il Codacons sembrerebbe non apprezzare, sferrando di conseguenza l’ennesimo attacco al rapper Fedez.
Dopo gli esposti presentati contro il rapper per la sua raccolta fondi a favore dell'ospedale San Raffaele e per aver promosso "in maniera ingannevole" il marchio Nike durante l'esibizione al concerto del primo maggio (occasione nella quale si espose anche a favore del Ddl Zan) a finire nel mirino dell'associazione dei consumatori questa volta è stato il brano che in soli sette giorni ha raccolto su Youtube quasi 8 milioni di visualizzazioni.
L’associazione parla di “pubblicità camuffata da brano musicale”, non considerando però che lo stesso Fedez prima del lancio ufficiale del video della canzone, avesse annunciato attraverso delle storie di Instagram con l’indicazione di “adv” (advertising), la presenza della bevanda perlopiù arricchita di un nuovo packaging.
Il product placement del marchio è, in realtà, segnalato nella descrizione del brano, ma per il Codacons non è sufficiente, "perché l'informazione deve essere immediatamente percepibile dagli utenti". Solo pochi mesi fa infatti, l'Antitrust ha disposto l'obbligo di rendere palese l'inserimento di prodotti a fini commerciali.
Nel comunicato divulgato dal Codacons si legge che: "Nel testo della canzone viene citata più volte la nota bevanda americana e nel videoclip che accompagna il brano compare in continuazione il marchio “Coca-Cola”, ben visibile agli occhi degli spettatori ma senza informare gli stessi circa l’inserimento di prodotti a fini commerciali all’interno del video".
Se le accuse verranno confermate, il rapper rischierebbe una multa da 10mila a 5 milioni di euro.