Il braccio di ferro Milan-Raiola continua: dai tre rinnovi agli acquisti, un gioco di equilibri delicatissimo
Tensione. Non c'è parola migliore per descrivere l'attuale rapporto tra il Milan e Mino Raiola. Il braccio di ferro per il rinnovo di Gigio Donnarumma si fa sempre più intenso: i contatti sono costanti ma le parti ancora troppo lontane. Il club mette sul piatto un quinquennale da 8 milioni bonus compresi, il procuratore italo-olandese chiede il rinnovo per un anno - massimo due - a 10 milioni. Troppi, per il Milan, che con il passare dei giorni vede aumentare l'ansia circa un possibile addio a zero del suo talento più cristallino.
QUESTIONE DI EQUILIBRI - Una situazione in bilico, una vicenda che riporta alla mente all'estate del 2017. Livello della tensione altissimo, scontro durissimo con Mirabelli e annuncio del mancato rinnovo, salvo poi fare marcia indietro e firmare il prolungamento. I contesti non sono, per motivi diversi, paragonabili: la proprietà è cambiata, la dirigenza ha subito rivoluzioni e anche in campo, con l'exploit dell'ultimo anno e mezzo, si è assistito a un netto miglioramento. Eppure il tira-e-molla continua e il duo Maldini-Massara dovrà essere bravo a toccare le corde giuste. Perché il caso-Donnarumma è solo un capitolo del libro - senza fine - che coinvolge Mino Raiola, potentissimo agente dai molteplici tentacoli.
TUTTI GLI AFFARI IN BALLO - Uno è quello che porta ad Alessio Romagnoli, altro giocatore in scadenza di contratto. Non immediata, ma tra 15 mesi, a giugno 2022. I dialoghi sono già partiti, la richiesta di Raiola è di un adeguamento rispetto ai 3,5 milioni attuali con inserimento di una clausola rescissoria. Ma la posizione del Milan è chiara: l'obiettivo è confermare l'attuale ingaggio, senza sforare il tetto salariale fissato a 4 milioni di euro. Secondo tentacolo è quello che porta a Zlatan Ibrahimovic: è vero che lo svedese, Raiola dixit, è un caso a parte e che il rinnovo è sempre più vicino, ma la firma non è ancora arrivata e il Milan ha intenzione di inserire alcune clausole legate alle presenze del centravanti. Non solo i rinnovi: il Milan studia e progetta il futuro, buttando un occhio anche in Olanda. Qui giocano Donyell Malen e Myron Boadu, rispettivamente attaccanti di Psv e AZ Alkmaar, assistiti di Mino Raiola e baby-obiettivi rossoneri. Un gioco di equilibri delicato e da maneggiare con cura. Per il futuro di Donnarumma ma non solo...
QUESTIONE DI EQUILIBRI - Una situazione in bilico, una vicenda che riporta alla mente all'estate del 2017. Livello della tensione altissimo, scontro durissimo con Mirabelli e annuncio del mancato rinnovo, salvo poi fare marcia indietro e firmare il prolungamento. I contesti non sono, per motivi diversi, paragonabili: la proprietà è cambiata, la dirigenza ha subito rivoluzioni e anche in campo, con l'exploit dell'ultimo anno e mezzo, si è assistito a un netto miglioramento. Eppure il tira-e-molla continua e il duo Maldini-Massara dovrà essere bravo a toccare le corde giuste. Perché il caso-Donnarumma è solo un capitolo del libro - senza fine - che coinvolge Mino Raiola, potentissimo agente dai molteplici tentacoli.
TUTTI GLI AFFARI IN BALLO - Uno è quello che porta ad Alessio Romagnoli, altro giocatore in scadenza di contratto. Non immediata, ma tra 15 mesi, a giugno 2022. I dialoghi sono già partiti, la richiesta di Raiola è di un adeguamento rispetto ai 3,5 milioni attuali con inserimento di una clausola rescissoria. Ma la posizione del Milan è chiara: l'obiettivo è confermare l'attuale ingaggio, senza sforare il tetto salariale fissato a 4 milioni di euro. Secondo tentacolo è quello che porta a Zlatan Ibrahimovic: è vero che lo svedese, Raiola dixit, è un caso a parte e che il rinnovo è sempre più vicino, ma la firma non è ancora arrivata e il Milan ha intenzione di inserire alcune clausole legate alle presenze del centravanti. Non solo i rinnovi: il Milan studia e progetta il futuro, buttando un occhio anche in Olanda. Qui giocano Donyell Malen e Myron Boadu, rispettivamente attaccanti di Psv e AZ Alkmaar, assistiti di Mino Raiola e baby-obiettivi rossoneri. Un gioco di equilibri delicato e da maneggiare con cura. Per il futuro di Donnarumma ma non solo...