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Il Bayern passeggia con la Lazio. Le riserve di Inzaghi non sono all'altezza, Muriqi un mistero da 20 milioni
MISTERO MURIQI – Il vero mistero in tal senso continua a essere Vedat Muriqi, almeno per ora. Non solo e non tanto per il fallo da rigore commesso in questa occasione, che pure ha fatto arrabbiare con l'arbitro Kovacs i suoi compagni (ammonito Acerbi). Quanto perché anche contro il Bayern ha dimostrato di essere un oggetto misterioso, magari generoso, ma lontano anni luce dagli standard di Ciro Immobile e pure una brutta copia dell'alter ego in rotta di collisione Felipe Caicedo. Ed è stato pagato 20 milioni tra parte fissa e bonus. Poi il discorso si allarga e si complica pensando a tutti gli altri. Basta togliere un titolare o due alla Lazio che Inzaghi è costretto a proporre una squadra che finisce per fare la comparsa. È così da quasi tutta la stagione, lo è stato a maggior ragione contro il Bayern.
LA PARTITA – C'è quindi poco da dire riguardo questa gara di ritorno. Il pallino del gioco è sempre del Bayern, la Lazio è tutta in un debole colpo di testa del solito Milinkovic-Savic dopo una decina di minuti. Così il match scivola via come se fosse poco più di un'amichevole, il Bayern passeggia e palleggia, crea quanto basta e rischia nulla. Il gol al 33', Muriqi cintura ingenuamente in area Goretzka, il rigore è forse troppo severo ma viene fischiato senza alcuna esitazione da Kovacs: sul dischetto Lewandowski che segna il gol numero 39 in stagione e si conferma infallibile in Champions su rigore, mai nemmeno un errore in carriera. Nemmeno la girandola dei cambi porta modifiche al copione del match, l'accademia del Bayern porta i tedeschi a sfiorare il raddoppio al 65' quando il solito Lewandowski colpisce in pieno il palo dal limite dell'area. Poi il fuoriclasse polacco esce, al suo posto entra Choupo-Moting che ci mette un paio di minuti per trovare l'affondo che vale il 2-0. Lazio? Non pervenuta. Almeno fino a quando Parolo torna per un attimo quello dei bei tempi, bruciando tutti sulla punizione di Pereira per il colpo di testa che vale il 2-1 portando un briciolo di entusiasmo che riaccende almeno l'orgoglio biancocelesti nei minuti finali. E comunque non è stasera che la Lazio è stata eliminata dalla Champions.
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IL TABELLINO
Bayern Monaco-Lazio 2-1 (and. 4-1)
Marcatori: pt 33' Lewandowski rig. (B); st 28' Choupo-Moting (B), 37' Parolo (L).
Assist: st 28' Alaba (B), 37' Pereira (L).
Bayern Monaco (4-2-3-1): Nuebel; Pavard, Boateng (1' st Suele), Alaba, Hernandez; Kimmich (32' st Javi Martinez), Goretzka (19' st Davies); Sane, Mueller (26' st Musiala), Gnabry; Lewandowski (26' st Choupo-Moting). A disp. Schneller, Sarr, Roca. All. Flick.
Lazio (3-5-2): Reina; Marusic, Acerbi, Radu; Lazzari (12' st Parolo), Milinkovic-Savic, Escalante (39' st Akpa-Akpro), Luis Alberto (30' st Cataldi), Fares (1' st Lulic); Muriqi (10' st Pereira), Correa. A disp. Strakosha, Patric, Leiva, Hoedt, Immobile, Musacchio. All. Inzaghi. Arbitro: Kovacs (Romania).
Ammoniti: pt 26' Radu (L), 32' Acerbi (L), 38' Milinkovic-Savic (L); st 4' Goretzka (B), 25' Correa (L).