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    Il Bayern è da record, lezione alle big europee: 30° bilancio in utile consecutivo, i segreti del successo

    Il Bayern è da record, lezione alle big europee: 30° bilancio in utile consecutivo, i segreti del successo

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    Il Bayern Monaco è da record e si conferma la prima della classe se si parla di conti. I bavaresi hanno chiuso il bilancio 2022 in utile, un risultato unico per tanti motivi: è il 30° consecutivo in attivo, è anche il terzo a garantire profitti nonostante i tre anni condizionati dalla pandemia Covid. Non solo, l'utile è prima delle imposte è più che triplicato nell'ultimo esercizio (da 5,0 a 17,1 milioni di euro) e l'utile netto del gruppo è aumentato a 12,7 milioni di euro (era 1,9 al 30 giugno 2021). Un unico nel panorama calcistico mondiale, se si pensa che altre big europee registrano bilanci estremamente negativi: in Italia Inter (-140) e Juventus (-254,3 da record), in Spagna il Barcellona usa il 'trucco' delle leve per registrare utile e mascherare i problemi del club (nel 2021 il rosso era di 481 milioni). Ma dove si nasconde il segreto del successo del Bayern?

    QUESTIONE DI COSTI - L'incremento dei ricavi, da 643,9 a 665,7 giustifica solo in parte il risultato positivo. A non passare inosservata è l'incidenza dei costi dei giocatori, tra cartellini e ingaggi, sul fatturato: 324,1 milioni il costo del personale, il 48% rispetto al fatturato, che diventa il 62% tenendo in considerazione anche i 94,4 milioni per gli ammortamenti. Segnale chiaro di come il monte ingaggi sia saldamente sotto controllo e anche le spese per i cartellini siano ampiamente nei limiti delle possibilità del club. Solido e con prospettive future, a tal punto da permettersi di rifiutare seccamente e sonoramente l'idea della Superlega fin dai suoi albori. Il Bayern Monaco si conferma la lepre da inseguire per il calcio continentale.

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