Il Bayern chiede le dimissioni del presidente Hoeness
Si riunisce oggi il consiglio di vigilanza del Bayern Monaco per la prima volta dall'inizio del caso di Uli Hoeness, il presidente del club accusato di frode fiscale. Secondo i media tedeschi il consiglio potrebbe chiedere le dimissioni del numero uno del club, almeno fino alla fine delle indagini. Hoeness ha comunque dichiarato di non voler lasciare la sua carica fino alla finale di Champions League che il 25 maggio vedra' il Bayern opposto al Borussia Dortmund. Il passo indietro di Hoeness potrebbe arrivare subito dopo l'ultimo atto della sfida di Wembley o al massimo il primo giugno al termine della finale della Coppa di Germania. Il consiglio di vigilanza del club bavarese e' composto di otto persone e comprende i presidenti di importanti compagnie che sono anche sponsor della squadra come Adidas, Audi, Volkswagen e Deutsche Telekom. Secondo Franz Beckenbauer, presidente onorario, e' difficile che il consiglio di vigilanza possa costringere Hoeness alle dimissioni: ''L'unico che puo' prendere questa decisione e' Uli. Nessuno dal consiglio di vigilanza ha mai detto qualcosa di negativo contro di lui, hanno troppo rispetto''. Beckenbauer, che e' stato presidente dal 1994 al 2009 ma non e' membro del consiglio di vigilanza, allontana ogni eventualita' di un suo ritorno come presidente ad interim: ''Non ci ho mai pensato, in ogni caso non sarei disponibile''. Hoeness e' accusato di avere sottratto al fisco decine di milioni di euro che ha trasferito in un suo conto in Svizzera. Hoeness, ex giocatore del Bayern e della nazionale tedesca, e' stato eletto presidente del club nel 2009. Rieletto l'anno scorso fino al 2015, aveva dichiarato prima dell'inchesta di volere effettuare un terzo mandato.