ALEX BALDE (terzino classe 2003): una manciata di minuti tra Liga e Champions, giusto il tempo di capire che le qualità per stare tra i grandi non gli mancano. Lo sa bene il club, che gli ha rinnovato il contratto fino al 2024 inserendo una clausola da 500 milioni. Come a dire: 'E' un intoccabile'. La cessione di Firpo al Leeds gli ha aperto le porte di vice Jordi Alba, e a chi si chiede perché il Barça non sia andato sul mercato risponde l'ex allenatore dell'U19: 'Balde è perfetto per il Barcellona'.

NICO GONZALEZ (centrocampista classe 2002): fino a qualche mese fa era considerato uno dei migliori talenti della Masìa, oggi è un titolare della rima squadra. Dopo il debutto in Liga nella prima giornata di campionato le ha giocate quasi tutte: attacca e difende, imposta e contrasta. Figlio dell'ex giocatore del Deportivo La Coruña Fran, nelle idee del club sarà lui a raccogliere l'eredità di Sergi Busquets in mezzo al campo. Il Barça già si sfrega le mani aspettando l'esplosione definitiva, Luis Enrique lo studia da vicino e il ct dell'Under 21 De La Fuente l'ha già mandato in campo due volte. Anche lui blindato fino al 2024 con cluasola di mezzo miliardo di euro.

PEDRI (centrocampista classe 2002): non fa parte della cantera blaugrana, ma in quanto a talento non è secondo a nessuno. Per lui parla la clausola rescissoria fissata dalla società: un miliardo di euro. Inavvicinabile. Quando il Barça l'ha pescato dal Las Palmas per 20 milioni qualcuno storceva il naso: aveva 17 anni e zero presenze in Liga, sembrava un azzardo. Oggi però si sono ricreduti tutti: 18 anni e 73 partite giocate nella stagione scorsa, in queste settimane sta recuperando da un infortunio muscolare e presto sarà a disposizione di Xavi.

GAVI (centrocampista classe 2004): da Xavi a Gavi. Cambia la consonante ma il risultato è lo stesso. In mezzo al campo c'è sempre qualcuno che disegna calcio, oggi come ieri. Gavi è il più giovane tra i talenti in rampa di lancio. La carta d'identità dice 5 agosto 2004, ma Luis Enrique guarda il talento. E su quello c'è poco da discutere: contro l'Italia è diventato il debuttante più giovane nella storia della Spagna (17 anni e 62 giorni), in quella gara non ha mollato un attimo il suo idolo Verratti. Qualità e personalità, per uno dei migliori taleti del club.

YUSUF DEMIR (attaccante classe 2003): era stato preso per la squadra B, ma ha giocato più in prima squadra che con le riserve. L'emergenza in attacco ha spinto Koeman a dare fiducia (cinque presenze in Liga più mezz'ora in Champions) all'attaccante austriaco, le qualità del ragazzo hanno fatto il resto. Arrivato in estate dal Rapid Vienna in prestito per 500mila euro con diritto di riscatto fissato a 10 milioni, sarà uno degli osservati speciali per per capire se ripartire anche da lui per il futuro. Nel Barça dei giovani c'è un austriaco che può stupire, occhi puntati su Demir.