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Il Barcellona dice addio a Song: c'è l'Inter
JOLLY - Nipote di Rigobert Song, ex difensore della Salernitana ai tempi in cui i campani erano in Serie A, Alex nasce come difensore centrale ma può agire anche in mezzo al campo dove è in grado di offrire un ottimo contributo nella costuzione della manovra di gioco ma anche nello spezzare quella avversaria. Due stagioni al Barcellona vissute da comprimario (appena 59 partite con 1 gol, comprese coppe nazionali ed internazionali) lo hanno convinto a voler provare un'esperienza altrove, lontano dalla Liga.
BASTA PREMIER - La volontà di Song di non voler tornare all'Arsenal, dove tra il 2008 e il 2012 il camerunese aveva lasciato il segno giocando più di 200 partite, avvicina il centrocampista, classe '87, all'Italia. Cercato in passato dal Napoli, su di lui è piombata l'Inter, convinta di poter fare un investimento importante per un giocatore dalla sicura affidabilità: profilo ideale per il 3-5-2 utilizzato da Mazzarri, Song potrebbe arrivare per un cifra vicina ai 10 milioni di euro (il suo valore si è praticamente dimezzato), nonostante la sua clausola rescissoria sia stata fissata ad 80 milioni di euro.
STIPENDIO IMPORTANTE - L'unico intoppo potrebbe essere rappresentato dall'ingaggio: Song al Barcellona percepisce circa 5 milioni di euro a stagione per altri 3 anni (2017). Un'idea potrebbe essere quella di garantirgli uno stipendio uguale, dilazionato in più stagioni (quinquiennale a 3 milioni l'anno). L'Inter ha iniziato già a lavorarci: Song può essere quell'elemento in grado di far compiere al centrocampo nerazzurro il salto di qualità necessario per tornare a competere ad alti livelli il prossimo anno.