Simulazioni e magagne: basta con il mito del Barcellona! Pallotta ha ragione
Chi mi conosce, o non ha nulla da fare al punto da ascoltare le mie opinione, sa come la penso su James Pallotta. In generale intendo. Dal modo di gestire la Roma in quel costante tourbillon di compra e vendi; fino alla comunicazione verso l'esterno, a volte fin troppo esagerata nei modi e nei contenuti, per non parlare di alcune evidenti cadute di stile. Insomma, non lo amo, si sa. Gli riconosco però, di aver portato la Roma stabilmente nelle zone alte della classifica, nel senso che se la Roma arriva terza è merito della squadra, dell'allenatore, del ds e del direttore generale, ma anche del presidente, che alla fine è il proprietario del club.
E' difficile, per me, ritrovarmi nel modo di esternare di Pallotta. Però, dico però, stavolta sono totalmente allineato. Anzi, le cose che ha detto lui vorrei averle dette io. Mi piace quando se la prende in modo esplicito con l'agente di Malcom - a Roma si dice: “quanno ce vo, ce vo” ovvero "Quando ci vuole, ci vuole" - dandogli della persona poco intelligente (eufemismo). Mi piace ancor di più quando bolla come una stro...ata il fatto che forse non era stato firmato alcun contratto. E mi piace ancor di più quando dice: “Il Barcellona ci ha chiesto scusa ma non le accetto, a meno che non ci vendano Messi...”. Vabbè poi parla di cose tecniche e lì lasciamo stare. Però sto con lui, perchè così magari la smettete co' sto mito del Barcellona, almeno qui a Roma. Detto che io, nel caso, sono madridista fino al midollo, questi qui, non li ho mai retti. Mai. Non ho mai sopportato la mitizzazione del tiqui taca. Sto riferimento continuo a questi qui, quasi fossero i templari del pallone. E Guardiola. E Luis Enrique. E Busquets il simulatore che se fosse stato italiano l'avrebbero massacrato. E Messi è meglio di Ronaldo (Si vabbè, andate a spiegarlo agli argentini adesso). E Suarez hai visto che gol? E Neymar se n'è andato perchè rosicava di Messi. E però quel calcio lì non lo gioca nessuno. E quell'insopportabile: “Certo che se fossimo come il Barcellona”. Mamma mia non se ne poteva più.
Non sono simpatici sti blaugrana. Per niente. Di magagne ne hanno avute anche loro, altro che (cercare su internet please) e chissà, forse hanno ragione quelli che qui a Roma dicono “c'hanno fregato Marcorm (sì, con la R, qui a Roma è la Cina al contrario: la L diventa R) perchè hanno rosicato dei tre pippi (leggi: tre gol) in Champions...”.
In ogni caso, l'avete visto come fanno no? S'atteggiano ad etici santarellini, poi ti 'fottono' il giocatore e dopo ti chiedono scusa. Carini loro, no?
Quindi mi allineo al presidente Pallotta, per una volta, a patto che quelle scuse non le accetti né domani, né mai, perchè c'ha ragione Ibra nel suo libro, sul Barcellona. Che dice? Andatevelo a leggere e poi ne parliamo.
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