Il Barcellona pareggia a Siviglia, ora rischia l'aggancio del Real. Le avversarie di Napoli e Roma non entusiasmano
Il pareggio del Barcellona a Siviglia dà al Real Madrid la grande chance dell’aggancio in testa alla Liga. Se domenica sera, a San Sebastian, batte la Real Sociedad (in piena corsa Champions), raggiunge il Barcellona che ora ha 3 punti in più. Non solo: in virtù degli scontri diretti, il Real sarebbe al comando della classifica.
PER ROMA E NAPOLI - Siviglia-Barcellona era la partita utile a Fonseca e Gattuso per studiare le loro prossime avversarie in Coppa. Lo 0-0 finale è stato il risultato giusto di una gara che non ha terrorizzato i tecnici di Roma e Napoli, ma quanto meno li ha aiutati a individuare ancora meglio i pregi e i difetti delle due squadre. Il Siviglia: il pregio sta nel collettivo di qualità e nella tecnica del palleggio, il difetto è che tanta buona produzione fatica a trovare lo sbocco. Il Barcellona: il pregio è noto al mondo intero, si chiama Messi, in questa partita pericoloso soprattutto sui calci piazzati, il difetto è in un centrocampo che non costruisce più come una volta. In ogni caso, nessuna delle due ha entusiasmato.
IL RITORNO DI SUAREZ - Al Barcellona mancavano pezzi da 90 come Dembele, Umtiti, Frenkie De Jong e Sergi Roberto, per questo Setien ha dovuto riempire la panchina con i ragazzi del vivaio. Però ha recuperato come titolare Luis Suarez che non giocava una partita dall’inizio dal 4 gennaio scorso, prima dell’infortunio. Il centravanti uruguaiano ha spinto Griezmann in panchina, dove si è accomodato all’inizio anche il probabile futuro juventino Arthur.
AVVIO CATALANO - La prima mezz’ora è stata dei blaugrana, con i guizzi di Messi e gli inserimenti di Semedo. Al 10 argentino mancava però il sostegno completo di Suarez, ancora a corto di condizione, e soprattutto di Braithwaite, mai dentro la partita. Lopetegui aveva studiato una mossa interessante, quella di accentrare Oliver Torres come spalla del lentissimo Luuk De Jong ma con lo scopo di controllare da vicino il riavvio dell’azione di Busquets.
LA PUNIZIONE DI MESSI - Nonostante il possesso palla, il Barcellona non è stato travolgente e l’unica vera occasione del primo tempo è arrivata con una fantastica punizione di Messi che Koundé, correndo all’indietro, ha tolto dalla rete con un colpo di testa sulla linea di porta. Jules Koundé è un difensore centrale francese di 21 anni ed è fortissimo, per vigore fisico, per spessore atletico, per freddezza, prontezza e tempismo. Ha tolto un gol al Barcellona ed è andato vicino a segnarlo con un diagonale alla fine di un’azione nata da un angolo.
POI SIVIGLIA - Dopo che l’arbitro Gonzalez al 30' aveva interrotto la partita per la bevuta e il rapido rinfresco delle squadre (a Siviglia quando è iniziata la gara alle 22 c’erano 24 gradi...), la partita è cambiata. Adesso era il Siviglia a fare gioco con Fernando e Oliver Torres. Il Barcellona si è presto innervosito, senza peraltro una ragione apparente, Piqué ha beccato il 12° giallo della sua stagione nella Liga e poco dopo perfino Messi ha acceso una mezza rissa spingendo Diego Carlos a gioco fermo. Il difensore andaluso era intervenuto sull’argentino quando il gioco era già fermo per un fallo di Koundé su Suarez. Messi è 170 centimetri e pesa 72 chili, Diego Carlos è 187 centimetri e pesa 85 chili, ma la Pulce ha tossito rabbiosa e il difensore brasiliano è andato giù (anche se un po’ ha accentuato). Si sono agganciati Busquets, Fernando e naturalmente Vidal. L’arbitro ha graziato Messi e ammonito Busquets e Fernando.
CON BANEGA - A inizio ripresa sono saliti a tre gli ex “italiani” in campo con l’ex interista Banega (al posto di Oliver Torres) insieme a Ocampos (Genoa e Milan) e Vidal (Juventus). Con Banega, Lopetegui ha abbassato Fernando al centro della difesa, così ora il Siviglia aveva due registi a iniziare l’azione. Sono diventati quattro con Suso (Genoa e Milan) entrato (male) dopo un’ora di partita mentre la sua squadra aveva preso il comando delle operazioni e per due volte, prima con Ocampos (su dormita della difesa catalana) poi con Munir El Haddadi, era andata davvero vicino al gol: in tutt’e due le occasioni il Barça è stato salvato da due paratone di Ter Stegen. Il Barcellona soffriva troppo, a metà campo Vidal e Rakitic non reggevano il ritmo degli andalusi e sugli esterni Jesus Navas e Reguilon riuscivano spesso a sfondare. Dagli ex siamo passati ai futuri italiani (Juve?) con Arthur al posto del fantasma di Braithawaite.
IL RIENTRO DEL BARCA - Con encomiabile sforzo, poco prima della mezz’ora il Barcellona è tornato in partita appoggiandosi a ciò che sa fare meglio, tenere palla e farla girare. E’ stato il periodo più bello della gara. Il Siviglia ha sbagliato un contropiede con cui poteva fare meglio, mentre sull’altro fronte Setien ha cercato di alzare il livello di pericolosità del suo attacco inserendo Griezmann al posto di Vidal. Quinto ex italiano, Franco Vazquez (Palermo), a 6' dalla fine. In pieno recupero, En Nesyri si è mangiato davanti a Ter Stegen il gol della vittoria.
IL TABELLINO
Siviglia-Barcellona 0-0
-------------------------------
SIVIGLIA (4-4-1-1): Vaclik 6,5; Jesus Navas 6,5 Koundé 7 Diego Carlos 6,5 Reguilon 6,5; Ocampos 6,5 (39' st Vazquez sv) Jordan 6 (24' st Gudelj sv) Fernando 6,5 Munir El Haddadi 6 (14' st Suso 5,5); Oliver Torres 6,5 (1' st Banega 6); L. De Jong 5 (24' st En Nesyri 5). A disposizione: Bono, Escudero, Gomez, Mena, Rony Lopes, Rodriguez, Pablo Sanz. Allenatore: Lopetegui 6,5
BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen 7; Semedo 6,5 Piqué 6 Lenglet 6 Jordi Alba 6; Vidal 6 (34' st Griezmann sv) Busquets 6 Rakitic 5,5 (43' st Puig sv); Messi 6,5 Suarez 6 Braithwaite 4,5 (18' st Arthur 6). A disposizione: Neto, Araujo, Chumi, Collado, Ansi Fati, Junior Firpo, Monchu Ramon, Kike Saverio, Pena. Allenatore: Setien 6
ARBITRO: Gonzalez 5,5
AMMONITI: 26' pt Reguilon (S), 39' pt Piqué (B), 48' pt Fernando (S), 48' pt Busquets (B), 17' st Banega (S) per gioco falloso.