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    Ighalo, dalla bidonville alla Premier: ecco la storia di uno scarto dell'Udinese

    Ighalo, dalla bidonville alla Premier: ecco la storia di uno scarto dell'Udinese

    Una vecchia conoscenza del calcio italiano, Odion Ighalo, è diventato il nuovo beniamino dei supporters del Watford, neopromossa squadra di Premier League. Con 4 gol in 6 presenze il nigeriano è terzo nella classifica marcatori del massimo campionato inglese, dietro solo a Riyad Mahrez del Leicester City e Callum Wilson del Bournemouth, e davanti a gente del calibro di Martial, Diego Costa e Benteke. Dalla povertà di Lagos, dove il padre lo picchiava per non farlo giocare, per paura che potesse finire in mano alle gang, ai campi della prima serie inglese, un esempio per tutti i giovani calciatori africani che sognano di diventare professionisti.

    IL PASSAGGIO IN NORVEGIA - Nativo di Lagos, capitale della Nigeria, Ighalo è cresciuto con i suoi sei fratelli ad Ajegunle, dove la madre, pur di comprargli le prime scarpe da calcio, lavorava 17 ore al giorno vendendo bibite. Poca elettricità, zero igiene, non è stato semplice diventare grande in un quartiere dove le sparatorie tra gang locali e polizia sono all'ordine del giorno. Come spesso accade, è stato il calcio a salvargli la vita, con l'approdo all'Olodi Warriors. A 17 anni, la svolta: gli scout del club norvegese del Lyn Oslo, la stessa squadra che ha lanciato l'attuale centrocampista del Chelsea John Obi Mikel, lo notano e lo portano in Norvegia.

    RIMPIANTO ITALIANO - In Scandinavia non è facile, freddo e lingua sono un ostacolo, Ighalo non si lascia battere e riesce a farsi notare. Nel 2008 lo prende l'Udinese per circa 2 milioni di euro, per la punta cresciuta nel mito di Yekini si aprono le porte della Serie A. In Italia tuttavia non lascia il segno, esordendo in Serie A contro la Reggina, e segnando  solo un gol in solo 6 partite. La famiglia Pozzo decide di cederlo in prestito al Granada, squadra "succursale", dove, nella stagione 2009-2010 realizza ben 16 gol, tornando l'anno successivo in Serie A, questa volta in prestito a Cesena. La seconda parentesi italiana non è nuovamente fortunata, e nella sessione invernale torna al Granada, dove resta fino al giugno 2014, quando l'Udinese lo cede definitivamente al Watford. Tra i protagonisti della storica promozione degli Hornets, i calabroni, l'attaccante segna 20 gol, diventando titolare indiscusso, confermandosi anche in questo inizio di stagione.

    GRAZIE MAMMA - In rampa di lancio, il giocatore comunque non dimentica le proprie origini: "Devo tutto a mia mamma e al suo sacrificio. Quando ero piccolo io e mia sorella gemella Julieta passavamo ore davanti al canale, nella speranza che ci portasse qualcosa per fuggire dal ghetto. Quando smetterò di giocare voglio tornare in Nigeria e aiutare tutti i bambini che hanno voglia di giocare a calcio."

    Andrea Triunfo
     

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