Il nuovo presidente indonesiano dell'Inter, Erick Thohir ha commentato alla Gazzetta dello Sport: "Io non posso giudicare, ma in assoluto dico che i giocatori devono crescere e capire che, se fanno cose sbagliate, danneggiano se stessi ma anche il club. Per arrivare al top, devono lavorare anche sull'etica e sulla personalità, dunque serve educarli negli allenamenti ma anche nei comportamenti. E' una delle cose di cui abbiamo discusso in questi giorni, Moratti e Mazzarri sono d'accordo con me, anche se è difficile controllare i calciatori al 100%. Possiamo anche prendere un giovane di talento, ma se ha un carattere difficile non ci serve". 

Nell'occhio del ciclone è finito anche Mateo Kovacic, seppur per altri motivi. Dopo la partita pareggiata 0-0 venerdì scorso in Islanda, il giovane centrocampista croato si sarebbe reso protagonista di un'impresa del tutto particolare insieme a sette suoi compagni di squadra (Mandzukic, Srna, Jelavic, Corluka, Kranjcar, Eduardo e Vida). Secondo il sito islandese Visir.is, gli otto giocatori della nazionale avrebbero ordinato 70 birre al bar dell'albergo di lusso che li ospitava a Reykjavik. Il ct Niko Kovac ha difeso i suoi uomini: "Non ci credo, sono accuse scandalose e offensive inventate ad arte per cercare di destabilizzarci. Ritenevo gli islandesi dei signori, ma evidentemente mi sbagliavo. Forse i ragazzi hanno veramente bevuto birra, ma senza esagerare". Per fortuna nella gara di ritorno la Croazia ha vinto 2-0, qualificandosi al Mondiale in Brasile e spegnendo così ogni polemica.