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Icardi: 'L'anno scorso è stato difficile, ma ho segnato lo stesso. Pressione? Non la sento, in Italia ce n'era tanta'
LA DOPPIETTA COL MARSIGLIA - "In realtà sì, è stato molto speciale. Sono passati due mesi da quando sono arrivato e giocare il mio primo 'classico' segnando due gol e ottenendo una grande vittoria alla fine è stato grandioso. Un bel momento".
IL GRUPPO - "L'integrazione è andata molto bene. Appena sono arrivato, tutti mi hanno accolto bene, soprattutto i giocatori che parlano spagnolo. Con quelli che non parlano spagnolo, parlo in inglese. A dire il vero, tutti mi aiutano ogni giorno. Quando ho bisogno di qualcosa, sono lì per me. Mi sono integrato molto rapidamente grazie a loro".
MBAPPE' - "Con Kylian, abbiamo legato sin dal mio arrivo. È un ragazzo molto giovane che è già uno dei giocatori più importanti al mondo. Abbiamo immediatamente trovato il giusto feeling e condividiamo le cose sul campo, ma anche all'esterno. È uno dei migliori giocatori al mondo ed è un vantaggio per me".
L'ULTIMO ANNO ALL'INTER - "L'anno scorso non è stato facile anche se ho avuto l'opportunità di giocare molte partite e di segnare qualche gol. La mia ambizione è continuare a migliorare e voglio continuare a essere uno dei più importanti centravanti al mondo".
CAMBIAMENTO - "Siamo una grande famiglia con cinque figli, il cambiamento è più complicato per loro. Sono ancora a scuola a Milano e si uniscono a me qui durante le vacanze. Non volevamo cambiare tutto per loro, precisamente. Ma siamo bravi. E quando ho tempo libero, li raggiungo a Milano, dove abbiamo ancora la nostra casa".
PRESSIONE - "Sono una persona che non soffre molto per la pressione, ne subivo molta in Argentina e in Italia. È un'abitudine, qualcosa che mi accompagna costantemente. Questo è il gioco e il prezzo da pagare per una persona conosciuta. Ma io sono tranquillo. La pressione non mi riguarda affatto".