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Icardi: 'Direi no al Manchester United'
CHAMPIONS OBIETTIVO POSSIBILE - "Io credo alla Champions fino da luglio quando abbiamo parlato a Riscone. Ero convinto che ce la potevamo fare allora e ne sono ancora più convinto adesso. Io ho tanta voglia ha di giocare in Champions, E’ il mio obiettivo e anche quello dell’Inter. A inizio stagione tutto era più difficile perché eravamo nuovi e in campo ci conoscevamo meno. Nelle ultime due partite abbiamo creato molte più occasioni da rete e abbiamo anche espresso un calcio migliore. Ora è arrivato il momento di dare di più, di non commettere certi errori".
RAPPORTO CON MANCINI E JOVETIC - "Quando è arrivato Mancini è stato chiaro. Mi disse: 'Tu devi fare 15-20 gol a stagione, poi se ne fai ancora di più, meglio'. E’ normale che un allenatore stimoli e voglia sempre il massimo. Rabbia per le esclusioni? All’inizio se uno non gioca ci rimane un po’ male, ma l’ho subito detto anche al direttore sportivo Ausilio che non c’erano problemi. Tra me e Mancini c’è un buon rapporto. Anche con Jovetic ho un ottimo rapporto e lavoriamo per far bene all’Inter. Probabilmente abbiamo un modo diverso di giocare perché, ma non è vero che tra noi non è scoccata la scintilla e che non possiamo giocare insieme. Vedrete che cresceremo".
NO ALLO UNITED - "Quando con i dirigenti trattavamo il prolungamento, ho detto chiaramente che volevo restare. Le offerte per andare altrove c’erano, ma io avevo chiaro in mente che era meglio restare qua. Wolfsburg e United? Qualcosa ho sentito, ma io voglio restare all’Inter. Se il Manchester mi cercherà, non sarà né la prima né nell’ultima società che posso rifiutare. Mi sento bene a Milano e non intendo andarmene. Tutti sanno che la mia squadra del cuore fin da bambino è il Newell’s, ma all’Inter sono legato e felice di farne parte".