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    Icardi 2.0, affonda il Milan e Higuain: è lui l'insostituibile di Spalletti

    Icardi 2.0, affonda il Milan e Higuain: è lui l'insostituibile di Spalletti

    • Pasquale Guarro
    Segna sempre lui, in qualsiasi modo e in tutte le serate di gala. Mauro Icardi fa esplodere nuovamente di gioia il Meazza, come aveva fatto contro il Tottenham. Un nuovo attentato alle corde vocali degli 80 mila nerazzurri, quasi rassegnati a dover conservare l’urlo più bello per un’altra occasione, poi la sorpresa. un gol di testa su gentile concessione della difesa rossonera, che ha commesso il peccato mortale di distrarsi all’ultimo minuto su una palla indirizzata al più velenoso degli attaccanti del campionato. Una pessima idea per chi non smette di credere di poter far gol neanche mentre dorme.

    INSOSTITUIBILE - Icardi segna ancora nel derby, lancia in alto l’Inter e spinge in basso il Milan. Ma una spallata disarcionante la subisce anche Higuain, che col bomber nerazzurro concorre per una maglia in nazionale. L’ex Sampdoria vince la partita e il duello individuale, andando a sostegno di quelle che ieri erano state le parole di Spalletti: “A Icardi non chiediamogli niente, è perfetto così. A me gara così. Tra lui e Higuain mi tengo il mio”. Troppo semplice, adesso, dire che il tecnico toscano aveva ragione, ma al di là delle tesi difensive di Spalletti, il capitano nerazzurro ha dimostrato ancora una volta di essere probabilmente l’unico insostituibile di una squadra che non può fare a meno dei suoi gol.

    ICARDI 2.0 - Icardi e l’Inter viaggiano all’unisono, si tengono per mano. E anche sulla questione rinnovo c’è massima serenità tra le parti. Ausilio e Wanda Nara ne riparleranno tra un paio di mesi, ma le vecchie scorie tra la società e la moglie-agente del calciatore sembrano ormai alle spalle. Icardi segna, l’Inter vince, il Meazza esulta: sta diventando una costante per il mondo nerazzurro, che si coccola un bomber più decisivo che mai, nelle giocate e adesso anche nel sostegno alla squadra. Questo è l’Icardi più convincente di sempre, è un Icardi 2.0. 
     

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