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Ibra a Roma: perché sì e perché no
IBRA ALLA ROMA: PERCHE' SI' - Scrive Aftonbladet, che ha lanciato l'indiscrezione: "E' il posto ideale per lui. In quell'ambiente così caldo e appassionato potrebbe finire nel modo migliore la sua incredibile carriera. Per molti tifosi sarebbe un sogno vedere Zlatan giocare in Premier League, ma l'Inghilterra per lui sarebbe stata l'ideale sette anni fa, non oggi. Ibra, invece, potrebbe tornare in Italia, dopo le esperienze alla Juve, all'Inter e al Milan. La serie A lo ha trasformato in un uomo e lì i tifosi lo hanno sempre amato, soprattutto per la sua caparbietà e sfrontatezza. Può sembrare un sogno irrealizzabile ma solo apparentemente. Sappiamo che in Italia non circolano più molti soldi ma Ibra ormai è un calciatore ricchissimo e potrebbe sorprendere tutti scegliendo una destinazione senza incrementare il suo conto in banca".
La 'passione' per la Serie A, il clima di Roma e i tifosi italiani: sarebbero queste, dunque, le motivazioni principali che spingerebbero Ibrahimovic verso questa scelta.
IBRA ALLA ROMA: PERCHE' NO - Un conto sono le passioni e i desideri, che Ibra può anche avere, un altro le cifre e i conti in banca. Soprattutto dal punto di vista della Roma. Ibrahimovic attualmente percepisce 15 milioni di euro all'anno: quindi, pur ammettendo che, con un gesto di grande magnanimità, sia disposto persino a dimezzarsi l'ingaggio per coronare il suo desiderio, anche un ingaggio di 7,5 milioni a stagione sarebbe improponibile per la Roma e per il calcio italiano di oggi. E poi c'è il costo del cartellino: Ibra è in scadenza di contratto con il Psg nel 2016 e per portarlo via da Parigi un anno prima, ci vorrebbero almeno 15 milioni di euro.
Dicono in Svezia che Roma sarebbe il posto ideale per Ibrahimovic. Forse è vero: ma Ibrahimovic sarebbe il giocatore ideale per la Roma?