AFP/Getty Images
Ibra, niente Usa: Milan e Juve osservano
A poche ore da Le Classique contro il Marsiglia che può dare una svolta importante nella corsa alla Ligue 1, il Paris Saint Germain è scosso dall'indiscrezione riportata dal quotidiano svedese AftonBladet secondo cui Zlatan Ibrahimovic avrebbe fatto richiesta del visto di immigrazione negli Stati Uniti. Un indizio di un possibile futuro del campione scandinavo nella MLS o più in generale di una separazione anticipata dalla formazione francese.
ADDIO NELL'ARIA - In realtà, secondo quanto appreso in esclusiva da calciomercato.com, Ibra si è recato nell'Ambasciata Usa di Parigi per questioni legate ai suoi affari extracalcistici, niente a che vedere dunque con pratiche per ottenere il permesso temporaneo per recarsi negli Stati Uniti. Quello che però trapela è che il giocatore non escluda a prescindere un addio al termine dell'attuale stagione, dopo aver fortemente contribuito alla vittoria di due campionati consecutivi, a una Coppa di Lega e a due Supercoppe.
GALLIANI CI SPERA - A quasi 34 anni, Ibrahimovic ritiene quasi conclusa la sua carriera ad altissimi livelli e in passato ha parlato dell'ipotesi di ritirarsi nel giro dei prossimi due anni ma, suggestione Stati Uniti a parte, una clamorosa separazione dal PSG a giugno potrebbe aprire scenari ad oggi impensabili. Per esempio, nelle scorse settimane l'ad del Milan Adriano Galliani ha incontrato il procuratore dello svedese, Mino Raiola, e tra gli argomenti sarebbe spuntato anche il nome dell'attaccante che ha vestito per due campionati i colori rossoneri. Un addio nell'estate 2012 mai digerito dal giocatore e che aveva portato anche ad un raffreddamento dei rapporti con lo storico dirigente milanista ma, a maggior ragione se nel club di via Aldo Rossi entrassero nuovi facoltosi soci da Oriente, perchè non sognare ad occhi aperti?
JUVE E UNITED - Oltre che col Milan, Raiola vanta relazioni eccellenti con la Juventus e con Beppe Marotta e, anche alla luce della possibile cessione multimilionaria di Paul Pogba (che farebbe felici tutti quanti a livello economico, dal club bianconero, al giocatore, passando ovviamente per l'agente italo-olandese), si potrebbe riaprire un canale con la società che lo portò in Italia dall'Ajax e ne consacrò il talento prima di Calciopoli e il passaggio all'Inter. A livello di grandi campionati, dopo Serie A, Liga e Ligue 1, a Ibra resterebbero Bundesliga o Premier League per chiudere il proprio percorso professionale. Difficile immaginare un trasferimento in Germania, magari nel Bayern Monaco del grande rivale Guardiola, mentre in Inghilterra è improbabile immaginare oggi lo sbarco in un Chelsea in cui troverebbe sì un estimatore come Mourinho ma anche un concorrente come Diego Costa. Più verosimile l'idea Manchester United, che non confermerà Falcao, che potrebbe cedere Van Persie e che con un Rooney meno punta centrale punterebbe forte sullo svedese per tornare ai vertici della Premier.
AD
ADDIO NELL'ARIA - In realtà, secondo quanto appreso in esclusiva da calciomercato.com, Ibra si è recato nell'Ambasciata Usa di Parigi per questioni legate ai suoi affari extracalcistici, niente a che vedere dunque con pratiche per ottenere il permesso temporaneo per recarsi negli Stati Uniti. Quello che però trapela è che il giocatore non escluda a prescindere un addio al termine dell'attuale stagione, dopo aver fortemente contribuito alla vittoria di due campionati consecutivi, a una Coppa di Lega e a due Supercoppe.
GALLIANI CI SPERA - A quasi 34 anni, Ibrahimovic ritiene quasi conclusa la sua carriera ad altissimi livelli e in passato ha parlato dell'ipotesi di ritirarsi nel giro dei prossimi due anni ma, suggestione Stati Uniti a parte, una clamorosa separazione dal PSG a giugno potrebbe aprire scenari ad oggi impensabili. Per esempio, nelle scorse settimane l'ad del Milan Adriano Galliani ha incontrato il procuratore dello svedese, Mino Raiola, e tra gli argomenti sarebbe spuntato anche il nome dell'attaccante che ha vestito per due campionati i colori rossoneri. Un addio nell'estate 2012 mai digerito dal giocatore e che aveva portato anche ad un raffreddamento dei rapporti con lo storico dirigente milanista ma, a maggior ragione se nel club di via Aldo Rossi entrassero nuovi facoltosi soci da Oriente, perchè non sognare ad occhi aperti?
JUVE E UNITED - Oltre che col Milan, Raiola vanta relazioni eccellenti con la Juventus e con Beppe Marotta e, anche alla luce della possibile cessione multimilionaria di Paul Pogba (che farebbe felici tutti quanti a livello economico, dal club bianconero, al giocatore, passando ovviamente per l'agente italo-olandese), si potrebbe riaprire un canale con la società che lo portò in Italia dall'Ajax e ne consacrò il talento prima di Calciopoli e il passaggio all'Inter. A livello di grandi campionati, dopo Serie A, Liga e Ligue 1, a Ibra resterebbero Bundesliga o Premier League per chiudere il proprio percorso professionale. Difficile immaginare un trasferimento in Germania, magari nel Bayern Monaco del grande rivale Guardiola, mentre in Inghilterra è improbabile immaginare oggi lo sbarco in un Chelsea in cui troverebbe sì un estimatore come Mourinho ma anche un concorrente come Diego Costa. Più verosimile l'idea Manchester United, che non confermerà Falcao, che potrebbe cedere Van Persie e che con un Rooney meno punta centrale punterebbe forte sullo svedese per tornare ai vertici della Premier.
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