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Contatto Ibrahimovic-Juve: la verità
I DUBBI DELLA JUVE - La punta svedese sta valutando l'ipotesi di lasciare il Paris Saint-Germain al termine della stagione per abbracciare l'ultima grande sfida della sua carriera e l'Italia resta un'opzione concreta. La Juve, però, non è convinta dell'affare, per ragioni anagrafiche, la carta d'identità di Ibra recita 1981 come anno di nascita, economiche, legate all'ingaggio di almeno 10 milioni di euro netti richiesto, e di spogliatoio. L'ex Milan, infatti, non è il tipo da entrare in punta di piedi in un gruppo che, i risultati lo dimostrano, funziona come un'orchestra, il suo arrivo potrebbe rovinare gli equilibri esistenti. Un rischio che non vale la pena prendersi.
NO DEI TIFOSI - A tutto questo va considerata la reazione della piazza: in molti non hanno digerito il tradimento del 2006 quando, con la Juve in B, scelse di partire e di sposare il progetto dei rivali dell'Inter. Anche a 35 anni Ibrahimovic è un attaccante di livello mondiale, in grado di fare la differenza a tutte le latitudini, ma probabilmente non è il profilo giusto per le ambizioni della Juve. Tornano di attualità le parole di Elkann, il 12 marzo 2013, che commentò così la possibilità di vedere Zlatan a Torino: "C'è oggi un collettivo estremamente forte, e la cosa bella è proprio questa, che è una squadra che funziona come un collettivo e che non ha bisogno di avere delle superstar".