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Ibrahimovic, il leone è invecchiato. Per questo farà la fortuna del Milan
Zlatan per la prima volta ha messo in mostra i suoi limiti. Ha scelto di far diventare di dominio pubblico quello che tutti sanno, che a 38 anni il fisico non risponde come a 28, che certe cose, sul campo, non può più farle. Lo ha fatto senza dare l'idea di essere vulnerabile, senza dare l'impressione di temere un fallimento. Con Maldini e Boban si è confrontato molto in queste settimane, ha detto sì solo quando ha capito che può dare ancora qualcosa, che può fare ancora la differenza, oltre la fame, oltre la voglia di sentirsi ancora un calciatore. Ha troppo rispetto per il Milan per sentirsi un peso, una mascotte.
Ibrahimovic farà bene al Milan, che ritrova un professionista, un goleador ma soprattutto un leader. Nello spogliatoio e sul campo, quello che è mancato in questi anni. Un trascinatore, che ha riacceso un piazza e un tifo martoriato negli ultimi anni, una figura di riferimento, uno stimolo per i giovani, per il quale sa di essere un punto di riferimento. Ha trovato soprattutto un uomo, che ha accettato con serenità che le cose possono cambiare, che ha la saggezza per riconoscerne la differenza. Un Ibrahimovic più vecchio, quello che serve al Milan.