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'Ibrahimovic guadagna più di Federer: è giusto?'
sono un amante dello sport in generale, ma seguo in particolare il calcio e il tennis essendo stato anche un discreto tennista di seconda categoria (la serie B del calcio). Da sempre ho trovato sconcertante che nel tennis un campione se non vince una partita o più partite non possa portare a casa nessun tipo di guadagno, mentre nel calcio basta far parte di una rosa per guadagnare cifre astronomiche. Mi spiego meglio mettendo a confronto due campioni della stessa età (classe 1981) ma di discipline sportive diverse: il calciatore Ibrahimovic e il tennista Federer. I due famosi prossimi quarantenni ormai sono super milionari e non hanno certo bisogno di guadagnare ancora per continuare a condurre la loro vita agiata, ma c'è un però di fondo, una questione di principio: Ibra ha appena siglato un contratto di circa 7 milioni di euro per la prossima stagione, mentre Federer ad oggi nella stagione corrente ha incassato solo $35,060 avendo giocato poche partite. Arrivo quindi al punto: perché non pensare anche nel calcio di pagare i calciatori, come avviene nel tennis, solo ed esclusivamente per i risultati conseguiti sul campo (es. presenze, gol, assist, ecc.) senza garantire loro lauti stipendi non ancora meritati? Alex
Caro Alex,
perché stiamo parlando di due sport diversi. Il tennista non appartiene a un club e non è un lavoratore subordinato: per guadagnare tanto deve pertanto vincere e basta (ndr: il prize money di Roger Federer in carriera è pari a circa 130 milioni di $); il calciatore, invece, è un lavoratore subordinato al quale deve essere garantito uno stipendio fisso.
Posta la suddetta premessa, anche Ibra dovrà guadagnarseli sul campo tutti i suoi 7 milioni dato che non saranno corrisposti solo come parte fissa, ma anche sotto forma di parte variabile, cioè la parte della retribuzione legata soprattutto al numero delle presenze e dei gol. Il trend nel calcio, infatti, è sempre più quello di remunerare i calciatori con retribuzioni miste, alleggerendo la parte fissa e aumentando quella variabile legata ai risultati conseguiti, non solo individuali, ma anche di squadra.
Ma ora passo la palla agli utenti di Calciomercato.com: Ibra riuscirà anche nella prossima stagione a essere competitivo come quest'anno (ricordiamo che, ad oggi, ha segnato 15 gol in 17 partite disputate!)?