Ibrahimovic al centro del Milan: Capello decifra le parole di Cardinale
- 81
Un’investitura in piena regola quella ricevuta a Londra, nella prestigiosa cornice “Business of Football Summit” organizzato dal Financial Times, direttamente dalle parole del patron del Milan Gerry Cardinale. Zlatan Ibrahimovic è ufficialmente il nuovo uomo al comando nel club rossonero, anche se gli effetti dei cambiamenti in seno all’assetto dirigenziale e all’area tecnica si produrranno compiutamente soltanto a partire dalla prossima stagione quando - riprendendo le dichiarazioni rese dall’ex campione svedese nella stessa circostanza - si sarà completato il periodo di apprendimento nella nuova veste di superconsulente di RedBird. "Chi conosce il calcio europeo e il Milan meglio di Ibra? È il più grande uomo squadra che io abbia mai incontrato. Non parlo solo di campo: la sua umiltà, la sua intelligenza. Zlatan mi permette di essere negli States e allo stesso tempo sul campo a Milano. Lo abbiamo assunto in RedBird specificatamente per tutto quello che può fare nel calcio. Ma soprattutto, è il mio proxy (un tramite, un’estensione, ndr)”, ha dichiarato Cardinale a proposito del ruolo di Ibra, definendolo in contorni più chiari.
CARDINALE E IBRA ANTICIPANO LA RIVOLUZIONE
OLTRE IL COMUNICATO - “Ci sentiamo più volte al giorno e ha l’autorità di essere la mia voce con i giocatori, con lo staff, con chiunque al Milan. È molto importante soprattutto perché ha tanta credibilità per farlo. Se avessi preso una persona da New York e la avessi messa nel Milan avrebbe avuto molta meno credibilità di Zlatan. Il modo in cui Zlatan parla ai giocatori, facendo da tramite per la proprietà, è davvero unico. Non voglio andare io negli spogliatoi a farlo, voglio che sia Zlatan a farlo”, ha aggiunto il numero uno rossonero, delineando una situazione ben differente dal “fumoso” comunicato ufficiale con cui l’11 dicembre scorso con cui veniva annunciata la nuova avventura milanista di Ibrahimovic. "In AC Milan, Ibra ricoprirà il ruolo di Senior Advisor della Proprietà… Lavorando in stretto coordinamento sia con la Proprietà che con il Senior Management di AC Milan, Ibra svolgerà un ruolo attivo nelle operazioni sportive e commerciali del Club e contribuirà a rafforzarne la cultura vincente. Il suo mandato includerà lo sviluppo dei giocatori e la formazione per alte prestazioni, la promozione del marchio globale e degli interessi commerciali di AC Milan e il sostegno a progetti speciali di importanza strategica, incluso il nuovo stadio del Club".
PIOLI E LA REPLICA A CARDINALE
LE VERITA' DI DON FABIO - La scelta della guida tecnica per la prossima stagione - col nome di Thiago Motta in questo momento decisamente più caldo e caldeggiato rispetto al sogno Antonio Conte o alla suggestione che porta a Julen Lopetegui - i suggerimenti sulle operazioni di calciomercato ma non soltanto. A lasciarlo intendere non è una persona qualunque, bensì Fabio Capello, il primo allenatore italiano (alla Juventus) di Zlatan Ibrahimovic e persona ancora molto vicina all’ex fuoriclasse svedese. Questa la sua lettura alla recentissima investitura di Cardinale sulle pagine della Gazzetta dello Sport: “Si è finalmente capito cosa farà, all’inizio i confini del suo ruolo non erano assolutamente chiari. Oggi sì: o meglio i confini non ci sono... farà tutto. Stavolta è chiaro come il sole, non possiamo più dire lì c’entra o non c’entra, se toccherà a lui entrare nello spogliatoio o gestire i rapporti. La risposta è sì, toccherà a lui. So che non sarà istintivo e che cercherà condivisione".
MILAN, C'E' UN NOME IN POLE PER IL POST PIOLI
UN NUOVO ASSETTO? - Se nel Milan a gestione Elliott fino al maggio del 2022 e poi passato nelle mani di RedBird, la suddivisione delle competenze tra area manageriale e area sportiva appariva ben definita, con figure di spicco a gestire l’una e l’altra metà della vita quotidiana di una società calcistica, l’impressione che si ricava dall’ultima presa di posizione ufficiale di Cardinale è che Ibrahimovic sarà l’ultima persona ad avere voce in capitolo sulla struttura societaria che il club rossonero si darà nei prossimi mesi. Magari con l’avvento di nuovi capitali dal Medio Oriente, sotto forma di partner disposti ad investire nel Milan come soci di minoranza, come il fondatore di RedBird ha lasciato intendere nei suoi recenti interventi: "In questo momento ci sono molti capitali in Medio Oriente interessati a investire nello sport e siamo aperti a collaborare con potenziali partner che potrebbero unirsi a noi sia come sponsor che come partner nella costruzione del nuovo stadio, oppure come azionisti minoritari in qualità di partner a vero valore aggiunto, ma come ho detto non rinuncerò al controllo". Eventualità, opportunità, discorsi in divenire, ma una cosa da oggi appare un po’ più chiara e certa: c’è Zlatan Ibrahimovic sempre più al centro del Milan.
CARDINALE E IBRA ANTICIPANO LA RIVOLUZIONE
OLTRE IL COMUNICATO - “Ci sentiamo più volte al giorno e ha l’autorità di essere la mia voce con i giocatori, con lo staff, con chiunque al Milan. È molto importante soprattutto perché ha tanta credibilità per farlo. Se avessi preso una persona da New York e la avessi messa nel Milan avrebbe avuto molta meno credibilità di Zlatan. Il modo in cui Zlatan parla ai giocatori, facendo da tramite per la proprietà, è davvero unico. Non voglio andare io negli spogliatoi a farlo, voglio che sia Zlatan a farlo”, ha aggiunto il numero uno rossonero, delineando una situazione ben differente dal “fumoso” comunicato ufficiale con cui l’11 dicembre scorso con cui veniva annunciata la nuova avventura milanista di Ibrahimovic. "In AC Milan, Ibra ricoprirà il ruolo di Senior Advisor della Proprietà… Lavorando in stretto coordinamento sia con la Proprietà che con il Senior Management di AC Milan, Ibra svolgerà un ruolo attivo nelle operazioni sportive e commerciali del Club e contribuirà a rafforzarne la cultura vincente. Il suo mandato includerà lo sviluppo dei giocatori e la formazione per alte prestazioni, la promozione del marchio globale e degli interessi commerciali di AC Milan e il sostegno a progetti speciali di importanza strategica, incluso il nuovo stadio del Club".
PIOLI E LA REPLICA A CARDINALE
LE VERITA' DI DON FABIO - La scelta della guida tecnica per la prossima stagione - col nome di Thiago Motta in questo momento decisamente più caldo e caldeggiato rispetto al sogno Antonio Conte o alla suggestione che porta a Julen Lopetegui - i suggerimenti sulle operazioni di calciomercato ma non soltanto. A lasciarlo intendere non è una persona qualunque, bensì Fabio Capello, il primo allenatore italiano (alla Juventus) di Zlatan Ibrahimovic e persona ancora molto vicina all’ex fuoriclasse svedese. Questa la sua lettura alla recentissima investitura di Cardinale sulle pagine della Gazzetta dello Sport: “Si è finalmente capito cosa farà, all’inizio i confini del suo ruolo non erano assolutamente chiari. Oggi sì: o meglio i confini non ci sono... farà tutto. Stavolta è chiaro come il sole, non possiamo più dire lì c’entra o non c’entra, se toccherà a lui entrare nello spogliatoio o gestire i rapporti. La risposta è sì, toccherà a lui. So che non sarà istintivo e che cercherà condivisione".
MILAN, C'E' UN NOME IN POLE PER IL POST PIOLI
UN NUOVO ASSETTO? - Se nel Milan a gestione Elliott fino al maggio del 2022 e poi passato nelle mani di RedBird, la suddivisione delle competenze tra area manageriale e area sportiva appariva ben definita, con figure di spicco a gestire l’una e l’altra metà della vita quotidiana di una società calcistica, l’impressione che si ricava dall’ultima presa di posizione ufficiale di Cardinale è che Ibrahimovic sarà l’ultima persona ad avere voce in capitolo sulla struttura societaria che il club rossonero si darà nei prossimi mesi. Magari con l’avvento di nuovi capitali dal Medio Oriente, sotto forma di partner disposti ad investire nel Milan come soci di minoranza, come il fondatore di RedBird ha lasciato intendere nei suoi recenti interventi: "In questo momento ci sono molti capitali in Medio Oriente interessati a investire nello sport e siamo aperti a collaborare con potenziali partner che potrebbero unirsi a noi sia come sponsor che come partner nella costruzione del nuovo stadio, oppure come azionisti minoritari in qualità di partner a vero valore aggiunto, ma come ho detto non rinuncerò al controllo". Eventualità, opportunità, discorsi in divenire, ma una cosa da oggi appare un po’ più chiara e certa: c’è Zlatan Ibrahimovic sempre più al centro del Milan.