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    Ibra resta in nazionale, e sabato alle 12,30 il Milan gioca: altri hanno fatto scelte diverse, i tifosi rossoneri...

    Ibra resta in nazionale, e sabato alle 12,30 il Milan gioca: altri hanno fatto scelte diverse, i tifosi rossoneri...

    • GM
    Appena ritornato in nazionale dopo cinque anni di assenza, Zlatan Ibrahimovic non molla l'osso. E dopo aver giocato 84 minuti contro la Georgia e 67 contro il Kosovo, nei primi due match giocati dalla Svezia nell'ambito delle qualificazioni ai Mondiali del 2022, il classe 1981 di Malmoe resta in ritiro con i gialloblù, in vista del match in programma domani pomeriggio alle 17.45 contro l'Estonia. Il ct degli svedesi, Janne Andersson, ieri si era espresso in questi termini: "Nessun giocatore lascerà la nazionale, tranne in caso di motivi personali. Ibra comunque non giocherà dall’inizio, vedremo se ci sarà la possibilità di mandarlo in campo. Non avrei paura di schierarlo, ma non dal primo minuto". E poi ha continuato così oggi, dopo l'allarme scatenato dal fatto che Ibra avesse interrotto dopo soli 15' l'allenamento con il gruppo: "Non è infortunato, era pianificato che dovesse fare solo il riscaldamento e poi fare allenamento individuale. Anche altri giocatori che hanno giocato domenica hanno fatto lo stesso. Ibrahimovic sarà con noi domani".

    QUESTIONE DI SCELTE - E così, dopo il festival di Sanremo (durante il quale, per altro, era infortunato), Ibrahimovic resterà lontano da Milanello ancora per qualche giorno, facendo rientro alla base rossonera soltanto nella mattinata di giovedì, a due giorni dall'impegno che attende il Milan nel sabato pre-pasquale, alle 12.30 (oltretutto) contro la Sampdoria. Sia chiaro che sono de elogiare la forza di volontà e l'impegno di Ibra per la sua nazionale (con la quale non segna dal novembre del 2015, doppietta contro la Danimarca), ma forse i tifosi rossoneri si aspettavano un altro comportamento in questa fase delicatissima della stagione, in vista degli impegni decisivi che attendono la squadra di Stefano Pioli, e in considerazione delle scelte fatte da altri giocatori che sono nella stessa 'fascia d'età' del numero 11 rossonero (Chiellini, ad esempio). E in molti (fra i tifosi del Milan), lo leggiamo sui social, storcono il naso.

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