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    Ibra, in Francia è un n. 2: il Milan spera

    Ibra, in Francia è un n. 2: il Milan spera

    Ancora una bordata di France Football nei confronti di Zlatan Ibrahimovic. "Zlatan n'est pas le N°1...", titola la prestigiosa testata francese, nella sua edizione online. L'articolo fa riferimento a un sondaggio in corso fra i lettori, il cui risultato parla chiaro: nonostante l'impatto devastante avuto sulla Ligue 1 (tre titoli in tre anni, i primi conquistati dal PSG dal 1994 ai nostri tempi), Ibra non è ritenuto il miglior straniero della storia del campionato francese. Lo svedese è in seconda posizione, mentre sul terzo gradino del podio c'è il belga Eden Hazard, ex Lille ora al Chelsea. Il nome del più grande giocatore straniero della storia della Ligue 1 (secondo questo sondaggio), sarà resto noto da France Football nelle prossime ore. 

    LA FRANCIA LO SCARICA - Nell'articolo, si ripercorrono le tappe principali della carrriera di Ibrahimovic, dagli esordi con il Malmoe fino ai successi con il Paris Saint Germain. Quando si parla dei trascorsi in Serie A, con le maglie di Juventus, Inter e Milan, si definisce chiaramente l'Italia come "il paese d'adozione" di Ibra. Non è una novità, in particolare per il rapporto speciale di Zlatan (e della moglie Helena Seger) con la città di Milano. Ma scritto dai 'cugini' d'Oltralpe, suona come un ennesimo segnale, almeno da parte della stampa francese, del desiderio di 'liberarsi' della presenza, ingombrante, del classe 1981 di origini bosniache. Da parte di France Football, in particolare, la 'campagna anti-Ibra' è forte del precedente del 30 giugno, quando leggevamo queste parole: "Deve partire, per esempio può andare la Milan che lo corteggia, il Paris Saint-Germain deve diventare un'altra squadra. La proprietà qatariota sa che il club deve entrare in una seconda fase per continuare a sognare. Lo svedese è stato decisivo nella crescita del PSG, sarebbe un peccato che diventi un freno per le ambizioni. Allora arrivederci e grazie di tutto...".

    L'ITALIA LO CHIAMA - Il sondaggio di oggi e l'articolo di giugno ci riportano subito alle parole pronunciate da Silvio Berlusconi nella notte fra lunedì e martedì: "In Ligue 1 vive una situazione difficile. Ogni volta che va in trasferta, i tifosi avversari gli riservano un trattamento particolare a causa di una frase che lui ha pronunciato sulla Francia. Per questo può anche succedere che il PSG decia di chiudere con lui. Nel caso in cui ciò avvenga, noi abbiamo la sua parola: se dovesse lasciare il PSG, verrebbe sicuramente al Milan".

    NON CONVOCATO - Il Paris Saint Germain si appresta a sfidare il Montpellier per la terza giornata di campionato. Ancora assente Ibrahimovic per via di un incortunio, nonostante la dichiarazione di Laurent Blanc: "Domani Ibra non gioca ma può essere convocato". Nessuna convocazione, lo svedese prosegue con il suo recupero. 

    La stampa francese e gli appassionati di calcio d'Oltralpe (soprattutto quelli non parigini, ovviamente) Ibrahimovic lo hanno già scaricato. Il PSG non ancora, ma nell'ambiente Milan, e il segnale sono le parole dell'altra sera del patron, c'è un cauto ottimismo. Il conto alla rovescia è iniziato: -12 giorni alla fine del mercato, ogni giorno d'ora in poi potrà essere quello buono per novità importanti.  

    @Gianlumin 
     

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