Iaccarino, un baby-Verratti è l'oro di Napoli: no a Milan e Juve per la maglia azzurra, sogna il Maradona
TALENTO E VISIONE – Iaccarino arriva nel settore giovanile del Napoli ormai 4 anni fa quando gli osservatori azzurri lo prelevano dalla scuola calcio “Victor Marra” di Scafati inserendosi in una corsa che vedeva fra le altre anche Juventus, Milan e Sassuolo interessate a lui. Il suo cuore però appartiene al Napoli e quando ha saputo della chiamata degli Azzurri non ci ha pensato su due volte nel dire sì rifiutando le avances delle altre formazioni. Inizia nella squadra Under 15 (anche nelle file delle nazionali under italiane) con cui raggiunge la semifinale scudetto, ma il suo percorso di crescita prosegue con costanza di anno in anno migliorando costantemente in tutti i fondamentali.
JORGINHO? NO VERRATTI – Iaccarino ha un'importante visione di gioco e rispetto ai compagni riesce ad anticipare i tempi di gioco di una giocata. Con il destro è già capace di lanci precisi in verticale e cambi di gioco per dare respiro alla manovra e insomma, non ha paura di essere al centro del gioco come un vero regista sa fare. Metronomo, ma non solo perché con quel destro vede e trova anche spesso la porta, oltre ad avere una buona progressione nello stretto. Per questo il suo percorso lo sta portando da vertice basso a mezzala e perfino a trequartista (o meglio regista avanzato). A Napoli ricordano bene il Jorginho di Sarri, autentico accentratore davanti alla difesa, ma nella sua crescita Iaccarino potrebbe ricalcare le orme di Marco Verratti passato al ruolo di mezzala con libertà di offendere sia nel PSG che in Nazionale, o di Stefano Sensi anche lui diventato tuttocampista (problemi fisici a parte) con Sassuolo e Inter.
SOGNA IL MARADONA – Un difetto? Ogni tanto si piace troppo e con il tocco di suola (marchio di fabbrica) nello stretto rischia giocate che, se fatte davanti alla difesa, potrebbero costare caro, ma sta migliorando anche in questo. Nel corso dell'attuale stagione il covid lo ha privato di circa un mese di campionato, ma nonostante abbia ancora soltanto 17 anni, è già stato aggregato alla prima squadra di Gennaro Gattuso con cui si allena stabilmente da quando è guarito. Il suo idolo è Piotr Zielinski a cui sogna di rubare ruolo e maglia in futuro, anche se nel gruppo azzurro, che lui ha trovato unito e compatto, sono Mertens, Maksimovic e anche Insigne i compagni che lo stimolano a dare di più. Per lui che vive e mastica calcio anche al di fuori del campo da gioco e che sogna l'esordio nel Diego Armando Maradona non ci poteva essere presente più roseo.