OCHOA (Salernitana) 7,5: secondo a chi? Bravo Paulo Sousa a riportarlo tra i pali, sulla strada dei miracoli. Almeno due parate spettacolari per il Memo.

DANILO (Juventus) 7: rimette a posto i conti prima dell’intervallo con un colpo di testa ‘morale’, da capitano vero.

THIAW (Milan) 7: e anche l’esame Hojlund è superato con lode (senza bigliettini). Una serenità da intelligenza artificiale.

TOMORI (Milan) 7: da braccetto di sinistra, sgravato da pressioni e responsabilità eccessive, ritrova il tempismo e l’aggressività che lo caratterizza. Lookman non tocca una palla.

MESSIAS (Milan) 6: il gol sbagliato pesa sul voto, ma il gol realizzato strappa gli applausi di San Siro. Inserimenti a sorpresa e qualità, come nel tocchetto con cui supera Musso. Diversamente quinto.

COULIBALY (Salernitana) 8: non gli capita tutte le giornate di fare gol alla Del Piero.

LUIS ALBERTO (Lazio) 7: un altro che l’ha messa brutta... Quando servono magie, il mago appare al limite dell’area e fa vincere la Lazio.

HERNANDEZ (Milan) 7,5: cosa stava aspettando? Ibra? Partita disumana: intenso, ubiquo, devastante.

ORSOLINI (Bologna) 7,5: il feeling con Thiago Motta cresce a suon di gol. Lancio di Schouten, stop in corsa e fucilata sotto la traversa, con Onana immobile. È il settimo da settembre, il quinto da gennaio.

NZOLA (Spezia) 8: contro l’Udinese realizza il suo decimo e undicesimo gol, seconda doppietta personale in questo campionato. È letale nelle transizioni. È tornato.

KVARATSKHELIA (Napoli) 7: anche se stavolta non segna, dai suoi piedi nascono praticamente tutti i gol del Napoli. Non è vero che dai diamanti non nasce niente.

BALLARDINI (Cremonese) 7,5: dopo averlo buttato fuori ai quarti in Coppa Italia, fa un altro scherzetto a Mourinho, che di fatti impazzisce. Il Balla sembra avere il patentino per le missioni impossibili: dietro quegli occhiali e quella cuffia in realtà c’è Tom Cruise.