RUI PATRICIO (Roma) 7,5: quando indovina la partita può fare di tutto, anche parare un rigore a Pereyra. Porta ancora inviolata.

SERNICOLA (Cremonese) 7: si specializza sul cross dalla trequarti, palla perfetta per Dessers.

SMALLING (Roma) 7: la sua gara è un tutorial su come si difende.

CALDIROLA (Monza) 7: come all’andata, è il saltatore più pericoloso dei brianzoli. Stavolta non ha bisogno dell’aiutino di Dumfries, ma sfugge a Bastoni e incorna tutto solo il gol vittoria. 

MAEHLE (Atalanta) 7: esce dall’anonimato portando in vantaggio la Dea con uno spunto alla Messi.

VILHENA (Salernitana) 7: il gioco di Sousa ne esalta le qualità. Magico Tonny, la mette all’incrocio dal limite, con Vanja fermo a guardare. Contro il Torino segnò anche all’andata.

POBEGA (Milan) 7: aspetti il colpo da De Ketelaere e arriva la sassata dell’umile Pobega. Tra le seconde linee più affidabili del Milan.

F. ANDERSON (Lazio) 7,5: la bollicina più imprevedibile del tridente champagne di Maurizio Sarri. Conquista il rigore nel primo tempo e chiude in rete nella ripresa un’azione spettacolare.

PELLEGRINI (Roma) 7: torna a far parlare di sé in una partita chiave, assente Dybala. Inventa e si sacrifica, realizza il secondo gol sotto la Sud.

RADONJIC (Torino) 7: con tutto quello che crea viene da chiedersi come mai abbia segnato solo 2 gol. Forma strepitosa, anche contro la Salernitana gli manca solo la firma.

DEFREL (Sassuolo) 7: raccoglie l’errore di Fagioli, si gira e fredda Perin. Bello anche il colpo di testa precedente e l’appoggio di tacco per Harroui in una delle tante ripartenze nel finale. Il suo ingresso in campo dopo l’intervallo restituisce efficacia all’attacco neroverde, già orfano di Berardi.

MOURINHO (Roma) 7,5: non manca la chance di staccare le milanesi, e per di più battendo l’Udinese tre a zero, avversario sempre ostico, che all’andata gli aveva rifilato un poker. Vuole tornare in Champions a tutti i costi.