SZCZESNY (Juventus) 7: Cragno del Cagliari ha preso 8, è vero, ma il rigore parato dal polacco a Candreva ha un peso diverso. Ed è già il terzo in questo campionato.

MOLINA (Udinese) 7: segna col piede debole l’ennesimo gol da fuori area. Sono 5 in tutto: insieme a Perisic è il ‘quinto’ più prolifico della Serie A.

KALULU (Milan) 7,5: presentato come terzino, furoreggia da centrale. Contro l’Empoli ha realizzato una rete fondamentale per la corsa scudetto.

BREMER (Torino) 7: è il centrale più appariscente, per non dire il più forte del campionato (il sistema di Juric ne esalta le qualità, bisogna sempre ricordarlo). Marotta vede, Marotta lo sa.

GOSENS (Inter) 6: anche qui, tecnicamente dovrebbe esserci Florenzi (6,5) nella top, ma il salvataggio del tedesco su Brekalo è troppo importante per non essere citato.

TORREIRA (Fiorentina) 7,5: regala la vittoria ai viola con un gol ‘di sfondamento’ molto emblematico. Tutto volontà e aggressione in avanti.

ARTHUR (Juventus) 6,5: il brasiliano sta conquistando Allegri e forse un poco anche gli juventini. Non solo per i palloni giocati (86) contro la Samp, ma soprattutto per i recuperi (10, nessuno meglio di lui a Marassi).

FABIAN (Napoli) 7: il pressing del Verona non lo scalfisce minimamente. Torna nel vivo del gioco, torna a far girare il Napoli con 51 passaggi riusciti.

TRAORÈ (Sassuolo) 7,5: ormai non è più ‘il gol alla Mbappé’, è ‘il gol alla Traorè’. Il giovane ivoriano sta diventando ospite fisso di questa rubrica.

MORATA (Juventus) 7,5: fari puntati su Vlahovic (anche quando parte dalla panchina), e lo spagnolo è di nuovo determinante. Nella misura e nel modo che piace ad Allegri. Il secondo gol lo segna in stile Mandzukic.

OSIMHEN (Napoli) 7,5: con la doppietta di Verona tiene il Napoli in scia per il sogno scudetto, tre punti dietro al Milan. Sale a quota 9 nella classifica cannonieri (5 presenze in meno di Immobile, 8 in meno di Vlahovic)

MOTTA (Spezia) 8: vince lo scontro diretto puntando tutto su tre attaccanti tecnici e veloci. Salvarsi diversamente si può. E dietro non si passa.