VICARIO (Empoli) 7: finale di campionato strepitoso per il portiere di Andreazzoli. L’Atalanta ci prova in tutti i modi, lui ci arriva sempre.

CALABRIA (Milan) 6,5: annulla il temutissimo Raspadori, va vicino al quarto gol.

TOMORI (Milan) 7,5: Scamacca cambia look per spaventarlo, ma il centrale rossonero non trema e gliela porta via a ripetizione. 

KOULIBALY (Napoli) 7,5: mette il divieto di transito alla strada che porta a Meret, e i piccoletti dello Spezia girano alla larga.

PERISIC (Inter) 7,5: termina la stagione con un gol (sarebbe stato decisivo anche stavolta…) e un infortunio. In campionato sono 8 le reti, più 7 assist. 

KESSIE (Milan) 7,5: nel nuovo ruolo davanti alla difesa ha ritrovato se stesso. E quando è il momento di schiacciare il Sassuolo con la pedata definitiva, non ci pensa due volte.

DUNCAN (Fiorentina) 7: dominatore del centrocampo e protagonista della seratona viola. Segna l’uno a zero inserendosi a lato del ‘mucchio selvaggio’, incrociandola nel sette.

F. ANDERSON (Lazio) 8: imbocca Cabral, firma il suo sesto gol e per poco non realizza una doppietta (Pedro corregge in porta il suo tiretto con un tap-in). Senza pressioni si scatena. 

CORREA (Inter) 8: solo doppiette per lui in questa stagione. Dopo quelle col Verona e l’Udinese, conclude un anno a tratti deludente realizzando altre due reti alla Samp. 

LEAO (Milan) 8:  tre assist in una partita in cui bisognava segnare a tutti i costi per stare tranquilli, sono una dimostrazione di assoluta e soprattutto irreversibile maturità acquisita.

GIROUD (Milan) 8: il centravanti umile e serio, un professionista vero, già definito su questa rubrica autore di diverse “reti scudetto”. Stende il Sassuolo con due colpi fotocopia e sale a 11 gol come Leao.

PIOLI (Milan) 8: l’allenatore più costante, più avveduto, mister intensità. Ha saputo calare gli assi giusti al momento opportuno, e soprattutto trasmettere quella motivazione in più che ha fatto la differenza.