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I social guidano e rafforzano il peso delle sponsorizzazioni sportive. Nike è il brand dominante
Sul podio dei ritorni da social media domina il marchio Nike. A sostegno di questa tesi arrivano i dati dei primi 10 marchi che investono in sponsorizzazioni sportive. Multinazionali, che, più di altre, hanno creduto su questa tipologia di attività. Al primo posto della classifica, che analizza il ritorno economico collegato ad azioni condotte attraverso i social media (Meta, Instagram, TikTok, Youtube e “X”, solo per citare i più conosciuti e utilizzati dal grande pubblico), troviamo il colosso Nike (483,9 milioni di euro), seguito a distanza dalla “rivale” Adidas (303 milioni) e da Emirates (265,8 milioni). Quest’ultima fortemente impegnata, da anni, in una strategia di sponsorizzazioni sportive (principalmente calcio, golf, rugby, cricket, vela e ciclismo). Fuori dal podio Red Bull, leader nel mercato degli energy drink (182,3 milioni). Nata nel settore sport “no limits”, si è poi spostata negli sport motoristici e, da alcuni anni, anche nel mondo del pallone.
Puma, storicamente terzo brand del settore abbigliamento sportivo, si ferma al 5° posto (141,8 milioni). Nella seconda parte della classifica, a sorpresa, si posiziona (al 6° posto) la banca Santander (139,9 milioni), che si è divisa tra calcio internazionale e sport motoristici (come main partner della scuderia Ferrari di F1). Heineken si posiziona al 7° (131,3 milioni), investendo soprattutto su Formula Uno (con la titolazione di eventi) e calcio (a supporto della UEFA Champions League). Seguono Playstation (114,5 milioni), Monster energy (100,8 milioni) e Mastercard (l’unico marchio sotto i 90 milioni di euro). Se si analizzano invece gli strumenti tradizionali, come le apposizioni dei marchi sugli asset pubblicitari, al primo posto dominano le sponsorizzazioni di maglia, che rappresentano lo strumento migliore per guadagnare in esposizione mediatica e ritorno sui diversi mezzi (il cosiddetto “media value”). A seguire l’inserimento di loghi o messaggi pubblicitari sui led bordocampo (in occasione delle gare ufficiali), la titolazione del trofeo destinato al miglior calciatore in campo, gli spazi dedicati all’interviste (sul campo o all’interno della sala stampa) o ancora i post digitali creati per rispondere alla diverse esigenze delle realtà partner.